Spotify non transige: chi usa app Premium crackate rischia la chiusura dell’account

Spotify è il servizio di streaming musicale più usato al mondo e prevede 2 piani per l’utilizzo: uno Free e uno Premium a pagamento. Il piano in abbonamento che parte da un prezzo di 9,99 euro consente di abbattere diverse limitazioni e di beneficiare di funzionalità aggiuntive. Tra queste scaricare musica offline, aumentare la qualità audio ed eliminare la pubblicità.

C’è però chi utilizza le funzionalità della versione Premium anche senza pagare su Android, grazie a delle applicazioni crackate. Si possono trovare fuori dal Play Store i file APK di Spotify Premium per aggirare le limitazioni del piano gratuito del servizio senza sborsare un centesimo. Ma adesso la compagnia sta prendendo provvedimenti in quanto all’uso di queste app moddate, e li sta comunicando via mail agli interessati.

Il servizio sta inviando e-mail a chi usa APK craccati comunicando che ha disabilitato l’attività nell’applicazione e che l’utente potrà continuare a fruire del servizio solo disinstallando qualsiasi app modificata e installando quella originale. Stando a Spotify, se nei dispositivi di chi è stato avvisato verrà rilevata nuovamente un’app Premium craccata che non è autorizzata dai termini e condizioni, la compagnia si riserverà il diritto di sospendere o chiudere definitivamente l’account. Ciò risulterebbe quindi nella perdita di tutti i dati salvati al suo interno.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!