Kaspersky eliminato dalla PA in Italia insieme a tutti gli antivirus russi

L’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia sta provocando conseguenze anche nel campo degli antivirus. Nell’ultimo Decreto Ucraina approvato dal governo per far fronte all’emergenza scatenata dalla guerra si fa riferimento anche a misure necessarie per rafforzare la disciplina sulla cybersicurezza. Tra queste, lo stanziamento di fondi pubblici extra per acquistare licenze di un concorrente di Kaspersky e consentire alle pubbliche amministrazioni italiane di non dover più utilizzare l’antivirus russo.

Kaspersky è un’azienda privata e afferma che non è collegata in alcun modo al governo di Mosca; inoltre è un antivirus che circola nel mercato della pubblica amministrazione ormai da quasi 20 anni. Tuttavia, il tema della sicurezza informatica viene ritenuto cruciale dal governo italiano, specialmente in un momento come questo: pertanto, l’esecutivo intende troncare sul nascere ogni rischio relativo ad eventuali fughe di informazioni.

Chiaramente la reazione di Kaspersky non è stata positiva. L’azienda ha ribadito di essere privata e di non avere legami con il governo russo, precisando di continuare a garantire l’integrità e la qualità dei propri prodotti. Accuse nei confronti di Kaspersky erano arrivate già dagli Stati Uniti, che sostenevano come l’antivirus di fatto fungesse da spia per conto del Cremlino: timori che avevano portato gli USA a vietare Kaspersky nei computer governativi.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.