Arriva il naso artificiale: l’AI ci annusa e ci riconosce dal respiro

L’autenticazione tramite impronta digitale e riconoscimento facciale, che fino a un po’ di anni fa erano solo nei film di fantascienza, presto potrebbero essere addirittura superati. Da un progetto congiunto delle Università di Kyushu e Kyoto è stato appena annunciato un nuovo metodo di riconoscimento biometrico: il naso artificiale.

Dopo il sistema di riconoscimento tramite il battito cardiaco creato di recente da un team proveniente da Spagna e Iran, adesso è realtà anche un sistema di riconoscimento basato sul respiro. L’identificazione con il naso artificiale avviene grazie ad una serie di piccoli sensori a 16 canali in grado di analizzare in modo immediato il respiro delle persone e, qualora i dati siano già registrati nel sistema, ne rivela l’identità.

Il sistema ha un margine di errore inferiore al 3% e risulta quindi più preciso del suddetto sistema basato sul battito cardiaco. Il naso artificiale può identificare ben 28 composti volatili esalati dal respiro, i sensori olfattivi rilevano questi composti e un sistema di machine learning si occupa di analizzare la composizione del respiro creando un profilo unico e attribuibile ad una sola persona.

Per utilizzare questo sistema di riconoscimento in modo efficace è necessario un digiuno di sei ore ma in futuro verranno integrati altri sensori che insieme alla raccolta di più dati potranno superare questo ostacolo. Riusciremo a sbloccare il nostro smartphone con il respiro? Ormai non è più utopia.

Fonte

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!