OpenAI, per ora niente GPT-5: focus sulla sicurezza

L’intelligenza artificiale generativa di OpenAI mette un freno allo sviluppo. L’ormai colosso tecnologico ha confermato al Samberg Conference Center del MIT la sospensione dello sviluppo degli LLM più potenti di GPT-4, ciò vuol dire che GPT-5 non arriverà a breve. Questo stop servirà per concentrarsi sui problemi riguardanti la privacy e la sicurezza.

Dei problemi che sono stati messi in evidenza proprio dal Garante della privacy italiano, il quale ha costretto OpenAI ad implementare il blocco di ChatGPT in Italia con obbligo di metterlo in regola entro e non oltre il 30 aprile. Il CEO Sam Altman ha dichiarato che l’azienda non sta sviluppando GPT-5 e non lo farà per un bel po’ di tempo. Tuttavia OpenAI non si limiterà a fare i conti con i problemi di privacy di ChatGPT, perché sta lavorando anche ad altro oltre che a GPT-4.

Tuttavia non è da escludere che l’azienda possa nel breve periodo migliorare GPT-4 in modo considerevole senza cambiarne il nome, portando quindi l’intelligenza artificiale ad un livello simile a quella che sarebbe stata la quinta generazione. Allo stesso tempo la realtà americana sa che i problemi di privacy possono essere molto pericolosi e andare fuori controllo a tal punto da danneggiare la sua reputazione in modo irrimediabile.

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Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!