San Marino, arrivano nel 2018 le reti 5G. Primo caso in Europa.

Proprio nel momento in cui si fa un gran parlare delle reti 5G e del grande vantaggio che deriverebbe dal loro utilizzo, emerge una notizia destinata a fare storia. Il giorno dopo la riunione dell’ Unione Europea in cui i principali operatori mobili europei hanno chiesto celermente l’adozione di questa tecnologia, si continua a discutere. San Marino, infatti, in base a quanto si apprende, sta per diventare il primo Paese europeo in assoluto che ottiene le reti 5G super veloci. La velocità nella trasmissione dei dati, infatti, pare essere 10 volte maggiore rispetto a quella offerta dal 4G. La sperimentazione è prevista per il 2018.

Proprio San Marino, infatti, ha appena firmato un accordo con Telecom Italia. In base a quanto stabilito, l’operatore telefonico passerà l’intero Paese da 4G a 5G entro la fine del 2018. Secondo quanto previsto dal progetto, la fibra ottica verrà implementata con 10 piccole antenne che gestiranno le reti 5G. Non è mancata una dichiarazione da parte del Segretario di Stato di San Marino che ha affermato che questo grande passo avanti porterà sicuramente grandi miglioramenti nel futuro generale di San Marino. Oltre a questa piccola realtà europea, nel mondo sono anche altre le zone che stanno per avviare la sperimentazione delle reti 5G. Si parla, ad esempio, degli Stati Uniti dove gli operatori Verizon e Sprint si stanno impegnando in questo senso ma non potranno iniziare la sperimentazione prima del 2019.

Nel momento in cui le reti 5G saranno completamente operative, e quindi a seguito della fase sperimentale, la velocità sarà di ben 100 volte superiore a quella attuale del 4G. Questo aspetto sarà certamente un impulso favorevole in ogni settore, dalla sanità all’industria. D’altra parte, quasi ogni ambito, ormai necessita di una buona connessione alla rete e di un’alta velocità nella trasmissione dei dati. Si stima, inoltre, che le reti 5G incrementeranno l’economia europea per oltre 113 miliardi di euro ogni anno e che creeranno, in media, circa 2,3 milioni di nuovi posti di lavoro soltanto nel continente europeo.

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