La patch di sicurezza Android di Gennaio risolve Spectre, una vulnerabilità tra le più rischiose

La tanto attesa patch di sicurezza di Gennaio, lanciata da Google per tutti i suoi utenti Android, è finalmente tra noi: oltre alla soluzione dei classici bug minori che possono dare occasionali problemi di stabilità, l’aggiornamento di questo mese include una novità parecchio importante per un vastissimo bacino di utenti: il fix di Spectre, una vulnerabilità classificata tra le più pericolose, dal momento che è in grado di affliggere i processori AMD, Intel e ARM mettendo a repentaglio la sicurezza dei dispositivi mobile e non solo.

La patch Android di Gennaio chiude così un exploit capace di estorcere informazioni sensibili dal dispositivo all’insaputa dell’utente; rivelandosi oltretutto un attacco “multiforme” e ben congegnato, essendo capace di infiltrarsi anche sui cloud server e di catalogare automaticamente i contenuti dei database gestiti grazie a questa infrastruttura virtuale. Spectre è comunque in grado di colpire i dispositivi Android in misura relativamente minore rispetto a quanto accade su altri device, essendo l’exploit particolarmente difficile da implementare a livello tecnico, come spiegato dal blog ufficiale Google.

Oltre a dare al sistema Android una marcia in più per reagire a Spectre, la patch di Gennaio include anche una protezione generale contro il malware per Ricerca Google, Google Ads, YouTube, Maps, il servizio Blogger, Gmail, Google Docs, Drive e diversi altre applicazioni della famosa Google Suite. Una nuova vulnerabilità critica, capace di colpire anche i PC dotati di particolari architetture hardware, è finalmente finita nella blacklist di Android: un ottimo inizio 2018 per Big G, che sarà certamente seguito da nuove misure di sicurezza per malware sempre più ostili e complessi.

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