Play Store devastato da un adware: 238 app Android coinvolte

Ben 238 applicazioni “infette” sul Play Store per un ammontare complessivo di oltre 440 milioni di installazioni. Pubblicità sgradite, che comparivano anche nella schermata di blocco o mentre l’utente era occupato in una telefonata. Sono state proprio queste situazioni a far emergere la truffa sul Play Store (individuata dall’azienda Lookout, che si occupa della sicurezza dei dispositivi mobili), con le 238 app “infettate” da un plugin di nome BeiTaAd, particolarmente noto tra gli esperti del settore per essere un adware molto assillante.

In sostanza, BeiTaAd fa apparire gli annunci pubblicitari anche fuori dalle app che lo contengono, generando enormi fastidi agli utenti. Le applicazioni interessate da questo adware sono tutte quelle pubblicate dallo sviluppatore CooTek, ma nonostante questo per lo studio di programmazione non è giunto il “ban”. Probabilmente Google non ritiene CooTek direttamente responsabile della diffusione di questo plugin.

BeiTaAd, stando a quanto riferito dai colleghi di Ars Technica, era non soltanto mascherato da “pacchetto anonimo” ma il suo codice era anche ottimamente criptato. Inoltre, l’adware si attivava in un periodo di tempo che andava dalle 24 ore ai 14 giorni successivi all’installazione: la sua individuazione non era affatto semplice. Tuttavia, il fatto che Google si sia lasciata sfuggire questa minaccia mette dei (legittimi) dubbi sui sistemi di sicurezza del colosso di Mountain View.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.