L’app Ginlo promette una messaggistica al top di privacy e sicurezza

E’ possibile oggi vivere senza usare le piattaforme di messaggistica? Anche se c’è chi riesce a condurre una vita normale senza queste app, la stragrande maggioranza delle persone ormai non può davvero farne a meno. Applicazioni come WhatsApp, Telegram, Messenger fanno ormai parte del nostro quotidiano, e sono gli strumenti ideali per comunicare con amici, parenti, partner, specie se vive a distanza. Inoltre, queste piattaforme sono estremamente utili anche nel contesto lavorativo.

Tuttavia, di recente, le continue falle a livello di sicurezza hanno lasciato più di un dubbio negli utenti, che hanno cominciato a guardarsi intorno per capire se esistono delle app di messaggistica meno conosciute ma magari più attente alla privacy. Una delle possibile alternative è Ginlo, un servizio sviluppato in Germania già da un po’ di tempo ma balzato ultimamente agli onori delle cronache. Fin da subito si percepisce un’attenzione marcata su temi come privacy e sicurezza: basti pensare che su Ginlo non è possibile fare “screenshot”.

Ma il dettaglio più interessante è sicuramente la crittografia. Nessun soggetto terzo può intercettare o rubare le conversazioni che avvengono su Ginlo, dato che sono tutte protette e crittografate. Gli stessi utenti non sono tracciabili: per trovare qualcuno su Ginlo possiamo utilizzare il Ginlo ID che viene consegnato al momento della registrazione, senza che il numero di telefono risulti “esposto”. Una piattaforma di messaggistica sicurissima, anche se la sua diffusione qui da noi, almeno fino ad oggi, è quasi zero.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.