Android e falle di sicurezza: 146 trovate, i produttori fanno poco

La piena sicurezza dei propri utenti è un tema a cui Google guarda sempre con molta attenzione. Non a caso, il colosso di Mountain View non manca mai di distribuire ogni mese le patch Android che vanno a risolvere i vari bug e le criticità presenti nei dispositivi. Tuttavia, nonostante il massimo impegno da parte di Big G, molto spesso gli utenti si ritrovano con ulteriori vulnerabilità. Che cosa succede?

Come rilevato da Kryptowire, un’azienda che è specializzata nell’individuare le falle di sicurezza nelle applicazioni Android, ci sono molte vulnerabilità che provengono direttamente dai produttori di smartphone. Kryptowire ne ha rilevate addirittura 146, la maggior parte delle quali provenienti dalle aziende che operano esclusivamente in Asia. Tuttavia, nell’elenco di Kryptowire figurano anche giganti del settore come ASUS e Samsung.

Ad esempio, nei dispositivi Android realizzati dall’azienda di Seul sono state trovate 33 vulnerabilità, di cui sei nelle app preinstallate. La stessa Kryptowire ha sottolineato che le “protezioni” fornite da Google con le patch mensili bastano a renderle inoffensive, ma ciò non toglie che queste vulnerabilità restino un potenziale pericolo. I produttori di smartphone fanno “orecchie da mercante”, dato che ritengono tali problematiche insignificanti o in alcuni casi negano che si tratti di problemi di sicurezza.

Fonte

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.