Autenticazione a 2 fattori violata dagli hacker, anche in Italia

Nel mondo dell’informatica nulla è completamente sicuro. Nemmeno l’autenticazione a 2 fattori, uno dei metodi più consigliati per la protezione di qualsivoglia account. Degli hacker cinesi appartenenti al collettivo Apt20 sono infatti riusciti a bypassare anche quella. Attraverso l’operazione Wocao, sono stati attaccati utenti in settori strategici tra cui finanza, assicurazioni, produzione di energia, forniture militari e sanità pubblica.

Il gruppo di hacker è legato al Governo della Repubblica Popolare Cinese ed ha colpito ben 10 nazioni: USA, Messico, Brasile, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Cina e Italia. Gli hacker sono entrati nelle VPN delle aziende e degli enti bersaglio dell’attacco e sono entrati in possesso dei dati nonostante la protezione fornita dall’autenticazione a 2 fattori. Stando alle prime ipotesi degli esperti la 2FA è stata dsabilitata alla fonte: il gruppo di hacker sarebbe riuscito ad ottenere i token di RSA SecurID, tra i software di gestione per l’autenticazione a 2 step più importanti in assoluto.

Rubare un token e patchare un’istruzione sarebbe tutto quanto necessario per riuscire a bypassare la 2FA. Nonostante il clamoroso successo dell’attacco hacker del collettivo cinese Apt20, l’autenticazione a due fattori offerta anche dai più grandi colossi tra cui Google e Microsoft (per i sistemi di questi ultimi non sono mai state segnalate violazioni) rimane comunque uno dei metodi più affidabili e sicuri per la protezione degli account.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!