Canone Rai anche per smartphone e tablet: la proposta per salvare la Rai

Che la TV pubblica sia in difficoltà non è affatto una novità. L’Ad della TV pubblica Carlo Fuortes ha appena quantificato queste difficoltà dichiarando che i ricavi della Rai si sono dimezzati, con una perdita di 700 milioni in 13 anni. Siamo in un momento in cui gli investimenti pubblicitari si stanno rimodulando con forme innovative ed è proprio da queste difficoltà che arriva la nuova proposta: il canone Rai anche per smartphone e tablet.

Carlo Fuortes propone l’applicazione del canone anche ai dispositivi multimediali: secondo quanto previsto dalla proposta il canone Rai dev’essere pagato non solo da chi possiede una TV ma anche da chi è in possesso di dispositivi multimediali. Tra questi ci sono naturalmente gli smartphone e i tablet. Ciò servirebbe per far fronte al calo di introiti registrato dalla TV pubblica. Un calo da attribuire principalmente alla riduzione dei ricavi pubblicitari e commerciali.

Il crollo degli introiti è stato causato, sempre secondo l’Amministratore delegato, da decisioni legislative e dall’evoluzione tecnologica che include il digitale terrestre e il grande mercato televisivo dei prodotti premium. Il canone Rai è secondo Carlo Fuortes una risorsa incongrua e incerta perchè sarebbe il più limitato in tutta Europa.

Fuortes ha inoltre avanzato altre tre proposte: il riconoscimento integrale delle risorse del canone (con eliminazione dell’attuale trattenuta da 110 milioni), la cancellazione della tassa sulla concessione del canone ordinario e la riduzione del limite di affollamento di spot pubblicitari per singola fascia dal 15% all’8%.

La proposta di estensione del canone per smartphone e tablet è stata però già bocciata da diversi esponenti politici, tra cui quelli di Lega e Fratelli d’Italia.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!