Intel si tuffa sui Bitcoin: in arrivo il processore per il mining super efficiente

Intel ha già programmato un evento molto interessante in vista della conferenza ISSCC, uno degli appuntamenti più interessanti dell’industria dei chip. L’evento, che prenderà il nome di “Highlighted Chip Releases”, vedrà come protagonista il nuovo processore “Bonanza Mine”, che rappresenta la svolta del chipmaker all’interno del business hardware del mining di Bitcoin. Una svolta molto richiesta, visti i costi sempre in aumento per minare criptovalute. Con questo chip, infatti, l’azienda realizza un ASIC a voltaggio ultra-basso ma con alta efficienza energetica proprio per il mining della regina delle criptovalute.

Intel, grazie a questa importante novità, si lancia quindi nel mercato degli ASIC dimostrando subito di poter competere con le aziende principali (come Bitmain, ndr). Perché il mining di Bitcoin si svolge generalmente su ASIC? Il motivo va ricercato nel livello prestazionale e nell’efficienza di questi processori, entrambe più alte rispetto a CPU e GPU tradizionali. Già nel 2018 Intel aveva brevettato un sistema di elaborazione che si basava su particolare algoritmo crittografico, ovvero un datapath SHA-256 ottimizzato, pensato proprio per il mining di Bitcoin ad un alto livello prestazionale.

Pertanto l’impegno del colosso americano è datato: l’azienda, in questi anni, ha sviluppato al meglio la propria idea e ora si candida a diventare uno dei concorrenti più qualificati nel settore. Non è ancora chiaro se la società deciderà di riservare Bonanza Mine anche al pubblico o se resterà confinato alla ricerca, ma data la presentazione in grande stile non è da escludere che questo tipo di processore possa essere commercializzato a livello consumer in futuro.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.