Meta introduce il supercomputer per il metaverso: lo vedremo già nel 2022

Si chiama AI Research SuperCluster, individuato con la sigla RSC, ed è il supercomputer realizzato da Meta come centro ad alta potenza computazionale per gestire il passaggio dell’ecosistema di Mark Zuckerberg in quello che è ormai noto come Metaverso. L’AI Research SuperCluster, che ha l’ambizione di essere il supercomputer di intelligenza artificiale più prestante di sempre, dovrebbe essere completato entro la metà di quest’anno.

L’hardware scelto da Meta è davvero sensazionale, con 760 NVIDIA DGX A100, 6080 GPU con 175 petabyte di Pure Storage FlashArray, 46 petabyte di cache e 10 petabyte di Pure Storage FlashBlade (anche se l’obiettivo è arrivare a 16000 GPU, ndr). Per essere più chiari, se fino ad ora erano necessarie nove settimane per elaborare un modello con decine di miliardi di parametri, oggi il tempo necessario si riduce a tre sole settimane. Maggiore velocità e accuratezza quindi, ma anche la possibilità di abilitare nuove esperienze, specialmente nel Metaverso.

Chiaramente la realizzazione di questo progetto così innovativo da parte di Meta non è stata priva di difficoltà, causate soprattutto dall’ormai cronica carenza di chip e anche dall’isolamento determinato dalla pandemia. Tuttavia sembra che ora l’AI Research SuperCluster stia davvero vedendo la luce, tanto che le prime unità sarebbero già attive su alcuni modelli applicati al linguaggio naturale. Una possibile peculiarità del supercomputer? La traduzione in tempo reale della voce, anche in gruppi dove ognuno parla una lingua diversa.

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.