Perchè il Registro delle opposizioni non fermerà il telemarketing selvaggio

Il telemarketing selvaggio è una delle peggiori piaghe che affligge il mondo della telefonia e il governo ha deciso di mettervi una pezza con una riforma che estenderà l’utilizzo del Registro delle opposizioni anche per le numerazioni di rete mobile. Tramite il provvedimento, che è stato da pochi giorni approvato e sarà in vigore entro 120 giorni dall’approvazione, tutti potranno inserire il proprio numero di cellulare in una lista che teoricamente consentirà di evitare qualsiasi chiamata indesiderata di call center, telemarketing e pubblicità.

Ma sarà davvero così? Purtroppo non crediamo proprio che la nuova misura risolverà il problema. Dovete sapere che il Registro delle opposizioni è già attivo da una decina d’anni per le numerazioni di rete fissa, eppure non è servito ad arginare il fenomeno. Il problema sta nelle regole stabilite, che sono facilmente aggirabili dalle società di call center. Facciamo un esempio: sicuramente sarete stati chiamati almeno una volta da un numero di call center  con un prefisso che non avevate mai visto in quanto proveniente dall’estero.

Ebbene, il Registro delle opposizioni ha validità sul solo territorio nazionale e non potrebbe quindi bloccare le telefonate dai numeri esteri. Tutto ciò potrebbe portare le varie società che si occupano di telemarketing a creare call center offshore per poter proseguire le proprie attività indisturbate, dribblando così quello che è nulla più che un semplice ostacolo normativo. Inoltre sarebbero escluse dal provvedimento tutte le società estere. Senza contare il fatto che potrebbe essere difficile risalire alle società a causa dei tanti numeri temporanei per poi applicare le sanzioni del caso.

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.