Colossi tecnologici in guerra contro la Russia: l’obiettivo è isolarla

La guerra tra Russia e Ucraina che potrebbe presto sfociare anche nella terza guerra mondiale si sta combattendo su molteplici fronti, mai così tanti nella storia. Oltre a quello militare abbiamo il fronte spaziale, quello economico che vede come protagoniste le sanzioni di USA ed Europa, e infine quello informatico e del web.

Oltre agli attacchi informatici del collettivo hacktivista Anonymous sono arrivati anche i provvedimenti di molti dei principali colossi tecnologici, intenzionati a isolare Mosca per condurla a desistere dall’invasione ed impedirle di diffondere fake news. Di seguito tutte le grandi aziende tech che si stanno adoperando nel prendere misure contro il governo russo.

  • Apple: la mela, su richiesta del governo ucraino, ha bloccato la vendita dei suoi prodotti in Russia e rimosso app di media statali russi dall’App Store. Ha inoltre iniziato a rimuovere banche russe da Apple Pay.
  • Meta: per evitare la diffusione di notizie false Facebook ha deciso di bloccare gli account falsi e Meta ha deciso di limitare l’accesso agli account di media statali russi, potenziando i sistemi di controllo su tutte le sue piattaforme.
  • Google: YouTube ha bloccato annunci e monetizzazione per i media statali russi, ha rafforzato le misure di controllo contro la diffusione di fake news e ha disabilitato alcuni strumenti di Maps in Ucraina.
  • Twitter: ha sospeso gli annunci pubblicitari in Ucraina e Russia, ha aumentato il livello di controllo, ha deciso di consigliare fonti autorevoli per le notizie e di monitorare costantemente gli account potenzialmente bersaglio di attacchi. La Russia ha risposto bloccando parzialmente l’accesso a Twitter nel Paese.
  • Intel e AMD: hanno intenzione di interrompere l’approvvigionamento di processori attraverso un ban tecnologico e di portare lo stato a non poter più aggiornare i suoi sistemi informatici.
  • Microsoft: ha aumentato la protezione dai cyberattacchi, la protezione dalla disinformazione di Mosca sulle piattaforme Start e Bing, ha fornito aiuti umanitari e ha protetto i suoi dipendenti.
  • Snapchat: ha fornito aiuti umanitari per 15 milioni di dollari, bloccato le pubblicità di aziende russe e bielorusse, e aumentato i controlli sulla disinformazione.
  • TikTok: ha oscurato i post di media statali russi nell’UE.
  • Colossi di cinema e streaming: Warner Bros ha deciso di non distribuire The Batman in Russia, Disney e Sony hanno sospeso tutte le uscite nei cinema russi e Netflix ha deciso di non trasmettere i canali di stato russi.
Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!