Nessuna delle grandi aziende tech cinesi ha voltato le spalle alla Russia

I colossi tecnologici dell’Occidente si sono dimostrati abbastanza compatti nell’agire contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina e del conseguente rischio di provocare la terza guerra mondiale. Il Paese è stato a dir poco isolato dalle realtà occidentali, tuttavia puntando le orecchie verso est si percepisce solo silenzio. Nessuna delle grandi aziende tech cinesi ha deciso di agire contro Mosca.

Dopo l’astensione di Cina e India nella votazione per la risoluzione di condanna dell’invasione russa avvenuta all’ONU, sembra proprio che il dragone abbia deciso di rimanere in Russia. Del resto nel mese di febbraio, proprio prima dell’invasione dell’Ucraina, i due Paesi hanno siglato un accordo secondo il quale le due economie avrebbero dovuto sostenersi reciprocamente e, nel lungo periodo, arrivare a una revisione dell’attuale ordine mondiale.

Ciò sta a significare che le grandi aziende tech cinesi non trarrebbero affatto giovamento ad uscire dalla Russia, anzi, potrebbe essere per loro molto sconveniente. Didi Chuxing, società di ride-sharing che ha visto investimenti da parte di Apple, sembra essere stata l’unica grande realtà a manifestare l’intenzione di allontanarsi da Mosca, tuttavia è dovuta tornare sui suoi passi a seguit odi pressioni che sarebbero arrivate dal governo cinese. La Bielorussia ha accusato Lenovo di voler abbandonare la Russia, tuttavia quest’ultima non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

Nel mondo degli smartphone, mentre le principali grandi aziende tech non cinesi (Samsung e Apple) hanno già provveduto a sospendere le vendite in territorio russo, i colossi provenienti dalla Cina non hanno intrapreso alcuna misura. E dopo l’uscita di Samsung e Apple quello russo potrebbe diventare per loro anche uno dei mercati principali. Permane però lo spettro di non poter operare senza le indispensabili componenti basate sulla tecnologia degli Stati Uniti. Come finirà?

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Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!