“Videogiocatori come drogati e con meno QI”: il TG1 scatena la polemica

I videogiocatori comparati ai cocainomani. Hanno suscitato un certo scalpore le dichiarazioni del giornalista Andrea Cangini, senatore di Forza Italia, intervenuto in studio nel corso del TG1 del 12 aprile. Il servizio andato in onda in quel telegiornale si soffermava sull’impatto avuto da internet negli ultimi anni, allargando poi il discorso al mondo digitale e poi a quello del gaming. Un approccio, quello del servizio, tutt’altro che benevolo, culminato con le bordate di Cangini.

Oltre alla comparazione con il consumo di cocaina, il senatore di Forza Italia ha anche affermato al TG1 che i giovani videogiocatori di oggi avrebbero anche un quoziente intellettivo più basso rispetto ai ragazzi di qualche decennio fa. Secondo Cangini – che ha realizzato anche il libro “CocaWeb. Una generazione da salvare”, ndr – il mondo videoludico e quello dei social darebbero lo stesso piacere della cocaina, sottolineando anche l’incremento delle problematiche di natura psicologica tra le ragazze e i ragazzi.

Sempre durante il servizio del TG1, l’intervistatrice della Rai fa un passaggio anche sugli “hikikomori”, ovvero su coloro (specialmente adolescenti) che decidono di isolarsi dalla vita sociale, concentrandosi soprattutto sul gaming e sul mondo digitale. Tuttavia, l’intervistatrice lo definisce un termine “cinese”, quando in realtà è giapponese: un aspetto che sottolinea come questi argomenti non vengano trattati con il necessario approfondimento.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.