WhatsApp è uno strumento di spionaggio mondiale secondo Telegram

L’attacco è di quelli durissimi, frontali. Il numero uno di Telegram, Pavel Durov, ha puntato il dito contro WhatsApp, sostenendo che la celebre piattaforma di messaggistica sia in realtà uno strumento di spionaggio a livello mondiale. Già in passato Durov aveva avanzato critiche a WhatsApp, ma stavolta il suo affondo è molto più pesante. Secondo il fondatore e CEO dell’app rivale, il recente aggiornamento della cornetta verde non ha risolto “due falle gravissime di sicurezza”, come comunicato dall’azienda, bensì due “backdoor”, ovvero due porte che sono state lasciate aperte di proposito per consentire agli hacker di avere accesso ai telefoni.

Secondo Durov anche i precedenti problemi di sicurezza riscontrati sulla piattaforma di messaggistica di Meta – nel 2017, 2018, 2019 e 2020 – erano tutti backdoor: per il CEO di Telegram non può trattarsi di un caso. Per questo, Pavel Durov va giù duro: “Non importa che tu sia la persona più ricca sulla Terra: se hai WhatsApp installato sul tuo telefono tutti i tuoi dati, di qualunque app, sono accessibili come ha scoperto Jeff Bezos nel 2020”, riferendosi all’hackeraggio del telefono del fondatore di Amazon, avvenuto nel 2020 ed eseguito molto probabilmente da un team di hacker che faceva riferimento a Mohammed bin Salman.

Pavel Durov ha poi aggiunto di aver cancellato WhatsApp da tutti i suoi dispositivi e ha precisato che queste gravissime accuse non vengono fatte per convincere gli utenti a passare alla sua app: secondo il CEO, infatti, gli oltre 700 milioni di utenti attivi e 2 milioni di iscrizioni al giorno non farebbero sentire a Telegram il bisogno di ulteriore pubblicità. Il consiglio del numero uno di Telegram è quello di stare lontani dall’applicazione scegliendo qualsiasi altra app di messaggistica ma non quella.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.