Assistenti vocali Google e Amazon inutili rispetto alla nuova AI

Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha definito gli attuali assistenti vocali “stupidi come una roccia”, sottolineando invece il grande potenziale dell’IA di nuova generazione incorporata nel motore di ricerca Bing, che è stato sviluppato grazie al supporto di OpenAI, finanziato anch’esso dalla stessa Microsoft.

Il New York Times ha messo in evidenza come Microsoft abbia recuperato terreno rispetto ai suoi concorrenti, come Apple con Siri, Google con Assistant e Amazon con Alexa. Il successo di Microsoft risiede nell’aver superato le funzionalità di comando e controllo tipiche degli assistenti vocali di prima generazione, implementando invece chatbot alimentati da modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), in grado di compiere compiti più complessi.

Siri, ad esempio, è un assistente di prima generazione estremamente difficile da aggiornare, come spiegato da un ex ingegnere Apple, John Burkey. Per aggiornare Siri è necessario lavorare sul suo database, un processo che può richiedere anche un anno.

Alexa, sviluppato principalmente per incrementare le vendite su Amazon, non è riuscito a soddisfare le aspettative, poiché gli utenti lo utilizzano maggiormente per ottenere informazioni sul tempo piuttosto che per fare acquisti. Di conseguenza, Amazon potrebbe aver sprecato tempo prezioso nel produrre dispositivi compatibili con Alexa invece di migliorare l’assistente.

Google Assistant, invece, è stato integrato in dispositivi come smart speaker, ma gli utenti lo utilizzano per compiti semplici come impostare timer o riprodurre musica. Di conseguenza, Alphabet ha ridotto drasticamente la forza lavoro dedicata allo sviluppo di sistemi operativi per dispositivi domestici.

Ora, anche per Apple, Amazon, Google e Meta è il momento di passare alla seconda fase e di adottare soluzioni di nuova generazione per non rimanere indietro. Google sta lavorando su un progetto chiamato Bard e punta all’IA generativa, mentre Apple ha recentemente tenuto un incontro riservato ai dipendenti sull’intelligenza artificiale, ma secondo il giornalista Mark Gurman, non sono emerse novità significative. Tuttavia, potrebbero esserci aggiornamenti durante la prossima WWDC.