WhatsApp spia gli utenti col microfono, ma la colpa è di Google

L’ingegnere di Twitter, Foad Dabiri, ha recentemente sollevato dubbi sul potenziale utilizzo indesiderato del microfono da parte di WhatsApp sui dispositivi Android. Dabiri ha pubblicato uno screenshot del suo Pixel 7 Pro, che mostrava l’uso del microfono da parte di WhatsApp durante la notte. Questa rivelazione ha suscitato un’ondata di risposte, tra cui un retweet da parte di Elon Musk, che ha commentato: “Non ci si può fidare di WhatsApp”, esprimendo la sua predilezione per Signal.

WhatsApp ha prontamente risposto a queste preoccupazioni attraverso il suo account Twitter. L’app di messaggistica ha affermato di aver preso contatti con Dabiri riguardo al suo problema, suggerendo che la causa potrebbe essere un bug di Android che fornisce dati imprecisi sulla Dashboard della privacy. Ha invitato Google a indagare su questo problema, nel tentativo di risolverlo.

Meta, la società madre di WhatsApp, si è espressa sulla questione, affermando che l’errore potrebbe essere dovuto a un problema di attribuzione della Dashboard della privacy, probabilmente specifico dei dispositivi Pixel. Ha consigliato agli utenti di verificare le impostazioni del microfono nella Dashboard della privacy, accessibile attraverso il percorso Impostazioni, Privacy.

Inoltre, WhatsApp ha rassicurato gli utenti che l’accesso al microfono avviene solo dopo l’autorizzazione dell’utente e viene utilizzato esclusivamente durante le chiamate, le registrazioni video o le note vocali. Ha sottolineato che non ha intenzione di spiare le conversazioni private degli utenti.

Da parte sua, Google ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere al corrente del problema e di collaborare con WhatsApp per approfondire la questione. Non ha tuttavia fornito una conferma o una smentita delle affermazioni di WhatsApp. La questione ha attirato notevole attenzione mediatica, e si prevede che ulteriori dettagli verranno rivelati nel prossimo futuro. Continueremo a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti.

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