Huawei P11 in arrivo al MWC 2018 con AI e fotocamera come protagoniste?

Pare proprio che Huawei P11 arriverà nel Q1 2018 (il primo trimestre dell’anno prossimo), di nuovo. Inizia così uno degli ultimi tweet di Roland Quandt, uno dei più noti leakster al mondo, che afferma di aver seguito un evento locale natalizio in Germania da poco tenuto dall’azienda cinese al terzo posto nel mondo sul mercato degli smartphone. A detta del blogger del famoso sito Winfuture.de, l’azienda ha promesso prodotti entusiasmanti con un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale e alla fotocamera.

Infine, l’uomo ha affermato che Huawei P11 potrebbe essere presentato al MWC 2018 proprio come è successo con il P10 l’anno scorso. Le affermazioni non saranno uscite dalla bocca di un portavoce dell’azienda stessa, ma quanto affermato da Roland Quandt sembra proprio un proseguimento della strada intrapresa dal colosso cinese quest’anno, sia con gli smartphone Huawei che con quelli del suo sub-brand Honor. Abbiamo recentemente assistito all’uscita di Mate 10 e 10 Pro, 2 phablet che fanno dell’intellligenza artificiale il loro cavallo di battaglia, grazie al processore Kirin 970 e alla sua Neural Processing Unit (NPU).

Un dispositivo che si è mostrato spettacolare anche in ambito fotografico, finendo sul podio dei migliori camera phone secondo DxOMark. Tutto ciò ci fa ben sperare a proposito di Huawei P11 e conferma ulteriormente quanto affermato da Quandt. Vi ricordiamo che un precedente leak svelato da Evan Blass, altro leakster famosissimo e affidabile, ha suggerito che la fotocamera di Huawei P11 non sarà doppia ma addirittura tripla, con una risoluzione di ben 40 Megapixel e zoom ottico 5x. A detta del leakster ci sarà anche una fotocamera frontale da 24 MP, e tutti gli obiettivi saranno creati in collaborazione con Leica. Aspettatevi anche uno schermo borderless con un ritaglio in alto stile iPhone X.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!