Gli abbonati Wind e Tre sono obbligati a pagare i costi di incasso in fattura

La fusione Wind Tre che ha lasciato uno slot vuoto per Iliad tra i gestori telefonici italiani non è stata esente da problematiche per i clienti. Adesso, gli abbonati a questi 2 operatori telefonici sono costretti a pagare i costi di incasso inclusi nelle fatture, nonostante nelle offerte telefoniche di questi gestori non vi siano specificati. Quando si sottoscrive un contratto di abbonamento infatti, nella fattura vengono addebitati anche 73 centesimi di euro.

Nello specifico si parla di 0,60€ di costi di incasso più l’IVA al 22%. In realtà con H3G si pagavano già da prima questi costi, ma con la fusione Wind Tre sono passati anche agli abbonati Wind, purtroppo. A questi costi vanno aggiunti anche quelli per la spedizione del bollettino nel caso si scelga di ricevere la bolletta in formato cartaceo, che ammontano a 1,27 euro.

Nel caso non vogliate pagare questi costi, dovreste chiamare l’assistenza e chiedere di farvi inviare le fatture via e-mail. C’è però una buona notizia. Dato che gli operatori come tutti gli altri gestori sono stati costretti a passare alla fatturazione mensile entro e non oltre Aprile 2018, i costi di incasso annuali diminuiranno. Non essendoci più la fatturazione a 28 giorni infatti, ci saranno meno mensilità all’anno (una in meno) e quindi meno costi di incasso.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!