FaceApp viola la privacy? Tutta la verità sulla moda del momento

Tutto il mondo sembra totalmente preso da una nuova moda. Stiamo ovviamente parlando di FaceApp, un’applicazione che esiste dal 2017 ma che nelle ultime settimane si è diffusa in maniera globale, coinvolgendo anche personaggi famosi. Il funzionamento di questa app è davvero molto semplice: basta caricare una propria foto sulla piattaforma e utilizzare le funzioni “old” e “young” per osservarci più vecchi o più giovani. Il tutto grazie ad un’intelligenza artificiale talmente all’avanguardia da produrre risultati altamente pertinenti.

Tuttavia, se da una parte il divertimento ha preso il sopravvento, dall’altra molte persone si sono poste il dubbio di una possibile violazione della privacy con FaceApp. In aggiunta, nelle ultime ore è cominciato a girare una sorta di “allarme” che avvisa dell’invio dei propri dati a dei server russi se si “cede” alla moda di FaceApp. Naturalmente non è così, anche se è bene spiegare alcune cose.

Ad esempio, il fatto che FaceApp carichi le foto su un server esterno trova effettivamente conferma: i datacenter sono indispensabili per i dispositivi più economici che non possiedono le funzionalità AI (a differenza degli ultimi top di gamma). Va comunque sottolineato che non si tratta di server russi, ma statunitensi. Gli esperti che hanno “investigato” su FaceApp non hanno trovato nulla di strano o illegale, anche se l’informativa sulla privacy, a detta dell’avvocato Elizabeth Potts Weinstein, non è esattamente l’ideale.

Fonte: The Verge

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.