Google dichiara la supremazia quantistica ma IBM non è proprio d’accordo

Era già apparso non molti giorni fa un post sul blog del colosso di Mountain View, ma era stato rimosso. Adesso è arrivata la conferma definitiva, sempre da parte sua: con un articolo pubblicato su Nature e un post sul suo blog, Google ha annunciato di aver ottenuto la supremazia quantistica. Cosa vuol dire lo avevamo già spiegato: con un computer quantistico creato da ingegneri e scienziati che lavorano proprio per Big G, il colosso ha risolto in tempi record un problema matematico che con il più potente dei computer tradizionali avrebbe richiesto 10.000 anni.

Sono bastati solo 3 minuti e 20 secondi al computer quantistico di Google per risolvere il calcolo, stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato Sundar Pichai. E secondo l’uomo si tratta di una rivoluzione che potrebbe cambiare per sempre il mondo di informatica, medicina, ricerca e scienza in generale. Il processore quantistico che ha raggiunto il risultato si chiama Sycamore, e il team ha avuto a capo John Martinis.

Il problema consisteva nella verifica della casualità o meno di una sequenza di numeri. I ricercatori di IBM però non sono d’accordo ed hanno replicato che il loro super computer (quello degli Oak Ridge National Lab) risolverebbe il problema in tempi simili se opportunamente programmato. I ricercatori sono convinti che il suddetto super computer sia sicuramente in grado di farlo in 2 giorni e mezzo.

Secondo IBM “l’esperimento dimostra i grandi progressi compiuti nel quantum computing basato su superconduttori, ma non è la prova inconfutabile della supremazia quantistica rispetto ai computer tradizionali”. In risposta Google ha invitato IBM a replicare il risultato sulle loro macchine. Stando agli esperti il risultato potrebbe rivoluzionare il futuro di tutti i settori se i computer quantistici lavoreranno insieme a quelli tradizionali nello sviluppo di nuovi farmaci, materiali e tanto altro.

fonte: Nature

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!