Bonus POS: il Governo lavora a un incentivo per chi paga contactless

Incentivare il più possibile l’uso del POS. E’ questo l’obiettivo del governo italiano, che è pronto a varare il Decreto Agosto per dare linfa vitale all’economia del nostro Paese, sofferente in seguito alla pandemia di coronavirus e all’inevitabile lockdown. Per dare una necessaria spinta ai consumi, l’idea è quella di introdurre un bonus POS, dando così un sostegno a tutti coloro che decideranno di effettuare i pagamenti tramite bancomat e carte di credito, strisciando la carta o pagando contactless attraverso carte e smartphone.

Come riportato anche dal Sole 24 Ore, dovrebbe quindi esserci uno sconto se si procederà al pagamento con il POS, in attività come bar e ristoranti. Lo stesso dovrebbe avvenire anche in altri esercizi commerciali e per altri prodotti, come gli elettrodomestici e i capi d’abbigliamento. Il tetto di spesa massima dovrebbe essere di 5.000 euro, ma chiaramente su tutti questi aspetti si attende la conferma ufficiale. Non abbiamo notizie sulla modalità con la quale si applicherà l’incentivo: potrebbe essere uno sconto immediato, un rimborso successivo o la collezione di punti su una carta. Restano anche da sapere i limiti di accesso all’incentivo. Grazie ai pagamenti contactless, questo bonus diminuirebbe anche i contatti tra persone e quindi il rischio di contagio.

La pandemia di Covid-19 ha aumentato i pagamenti digitali degli italiani, con un 20% in più nella GDO e un 170% in più nell’e-commerce. Tuttavia, se da una parte sembra evidente che la tendenza ad usare il POS si stia diffondendo nel Paese, dall’altra c’è anche chi sostiene (i piccoli commercianti, ndr) che le commissioni sulle transazioni siano ancora troppo alte (ed è effettivamente così). Ma non tutti vedono di buon occhio l’incentivo pensato dal Governo: se da una parte ci sono sconti o altre tipologie di risparmio sulle transazioni, dall’altra ci sono le commissioni che vanno pagate non dai clienti, bensì dagli esercizi commerciali.

Fonte

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.