Immuni: dopo il record di notifiche arriva il call center nazionale

L’app Immuni, ovvero lo strumento di contact tracing adottato dal Governo italiano per monitorare i contagi da coronavirus, ha presentato alcune carenze che hanno reso necessari degli interventi migliorativi. In particolare, in molti hanno avuto difficoltà non nel ricevere la famosa notifica di esposizione, ma nei passaggi successivi, compresi quelli da effettuare una volta venuti a sapere della propria positività.

Quando si riceve la notifica, la prassi è contattare il proprio medico oppure, in caso di irreperibilità, direttamente la ASL. Tuttavia, in molti casi questo step è risultato estremamente difficoltoso, dato che con l’aumento vertiginoso dei contagi nelle ultime settimane il sistema è andato praticamente in tilt. Per questo motivo è stato appena predisposto un call center nazionale, previsto nel Decreto Ristori, che ha il compito di fornire alla persona interessata tutte le informazioni utili su come comportarsi. Il call center, attivato dal Ministero della Salute, è stato finanziato con un milione di euro per questi ultimi mesi del 2020 e con 3 milioni di euro per il 2021.

Le notifiche di esposizione hanno raggiunto il picco qualche giorno fa, martedì 27 ottobre, con 5.195 “alert” (ma solo 140 nuovi positivi caricati nel sistema, ndr). Alla stessa data, il numero complessivo dei download dell’app Immuni sfiorava i nove milioni e mezzo. Siamo quindi arrivati al 16%, questa la percentuale della popolazione che ha effettuato il download dell’app Immuni. Un numero che inizia già a renderla efficace, sebbene sia ancora molto lontano dal 60% auspicato da governo e sviluppatori che la renderebbe lo strumento definitivo per il tracciamento contatti del Covid-19.

Fonte

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.