DJI T10 e T30: arrivano i droni per l’agricoltura che curano le piante

Il settore dei droni professionali è stato quasi monopolizzato da DJI, una delle aziende che riesce a produrre i prodotti migliori e decisamente affidabili. Non è certo un caso se negli ultimi anni il consenso nei confronti del produttore cinese sia aumentato a dismisura, attirando non solo semplici clienti, ma anche chi se ne intende maggiormente nel settore. Forte di questo riscontro, DJI ha voluto ufficializzare altri due droni, T10 e T30, dei modelli destinati all’agricoltura che hanno una peculiarità molto interessante: la salvaguardia delle piante.

Ma in cosa consiste il compito di T10 e T30? Per farla breve questi droni – più grandi rispetto a quelli che troviamo normalmente in commercio – sono chiamati all’installazione di un serbatoio per strutturare delle tecnologie di tracciamento diverse rispetto a quelle di cui sono normalmente dotati i modelli dell’azienda. Tramite il serbatoio, T10 e T30 riescono a spruzzare alle piante un mix di acqua e medicinale, riuscendo anche a regolare la potenza dell’erogazione.

In questo modo, i due droni di DJI sono in grado di proteggere le piante da frutto dall’attacco di parassiti vari. In termini di specifiche non si conosce quasi nulla su questi due nuovi prodotti, anche se pare siano dotati di una serie di comandi e sensori che faciliterebbero l’utilizzo in volo. I prezzi per la Cina sono piuttosto alti: il T10 viene venduto a 19,999 Yuan (circa 2.560 euro), mentre il T30 ha un costo di 29,999 Yuan (3.800 euro al cambio attuale). Nel frattempo è stato annunciato anche il nuovo modello Agras T20 in grado di svolgere autonomamente operazioni su una varietà di terreni.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.