Samsung compra parte di TCL, che ottiene la sua fabbrica LCD in Cina

L’intenzione di Samsung di puntare sempre di più sulle tecnologie OLED e MicroLED per i display dei propri prodotti l’ha portata alla decisione di abbandonare gradualmente la produzione di pannelli LCD in Corea del Sud e in Cina. Proprio per questo l’azienda ha deciso di vendere la sua fabbrica di LCD in Cina. L’acquirente di Samsung Suzhou LCD è niente meno che CSOT (China Star Optoelectronics Technology), sussidiaria della multinazionale TCL, attualmente sul podio tra i produttori di TV sul mercato mondiale.

La produzione LCD cinese di Samsung è stata acquistata in misura del 60% (il 30% andrà al governo locale, il 10% a TCL) per un valore di 739 milioni di dollari insieme al confinante impianto Suzhou Display che vale circa 341 milioni di dollari. D’altra parte, Samsung ha invece acquistato il 12% delle quote di CSOT per un totale di quasi 740 milioni di dollari, ossia proprio l’importo stanziato da CSOT per l’acquisto di Samsung Suzhou LCD e di conseguenza dell’impianto cinese Gen 8.5 di Suzhou.

La vendita è stata approvata dal governo della Corea del Sud dopo un accordo siglato ad Agosto 2020. L’acquisto del 12% della società di TCL da parte di Samsung le garantirà ancora un ruolo nella produzione di pannelli LCD nella fabbrica di Suzhou. Con la diffusione delle tecnologie OLED e MicroLED, i pannelli LCD sono destinati ad occupare una fetta sempre più bassa del mercato ma allo stesso tempo ad essere adottati per la realizzazione di prodotti dai prezzi sempre più bassi.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!