Huawei divorzia da Leica (dopo P50), che già flirta con Xiaomi e Sharp

Il lancio della serie P50 metterà fine alla partnership tra Huawei e Leica. Termina così, dopo cinque anni, una collaborazione proficua, cominciata nel 2016 con il lancio ufficiale del P9 e proseguita nel corso del tempo con una serie di nuovi telefoni dotati di un comparto foto sempre più innovativo e accattivante. Eppure sembra proprio che anche questa intesa sia giunta al capolinea.

Come afferma su Twitter l’utente RODENT950, infatti, la nuova serie di telefoni P50 sarà l’ultima caratterizzata dalla partnership tra il gigante di Shenzhen e Leica. Il marchio di questi nuovi prodotti sarà “Co-Engineered with Leica”, ma le indiscrezioni rivelano che a bordo di questi nuovi device non troveremo le classiche funzionalità garantite dal brand della fotografia su altri smartphone Huawei.

Come prevedibile, la fine della partnership con Huawei non comporta uno “stop” per il colosso della fotografia nel settore degli smartphone. Stando alle voci, infatti, il famoso marchio sarebbe alla ricerca di nuove collaborazioni con altri produttori: i primi nomi comparsi online sono quelli di Xiaomi, Honor (che si è recentemente staccata dal colosso cinese) e Sharp, ma non è detto che anche altre aziende non possano essere interessate ad avviare un’intesa.

Intanto è stato appena annunciato Sharp Aquos R6, che oltre ad essere lo smartphone con il sensore fotografico più grande al mondo ha anche una fotocamera sviluppata in proprio in collaborazione con Leica. Huawei risentirà di questa scelta di “staccarsi” dal gigante della fotografia? Lo capiremo meglio con i prossimi device, anche se l’azienda sta già risentendo del ban degli USA a causa del quale il suo business sul mercato degli smartphone si sta ridimensionando ormai da molto tempo.

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.