La guerra danneggia internet in Ucraina e la Russia sta limitando i social

L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo prosegue non solo sul territorio, ma anche sul web. Nei giorni scorsi gli hacker russi hanno attaccato i siti istituzionali di Kiev, ma nelle ultime ore gli attacchi di Mosca hanno danneggiato anche la connettività internet in diverse zone dell’Ucraina. Una situazione molto preoccupante, che potrebbe portare a grosse difficoltà di comunicazione tra il Paese attaccato e il resto del mondo.

Stando a quanto riportato dai gestori del progetto IODA, le interruzioni maggiori stanno avvenendo nella città di Kharkiv (la seconda più grande dell’Ucraina) e riguarderebbero in particolare i servizi forniti dall’ISP Triolan. Se la connettività su cellulare appare più stabile, la rete fissa è quella che invece presenta maggiori criticità. Nel frattempo anche Facebook si sta mobilitando per cercare di salvaguardare e proteggere i cittadini ucraini.

Il social ha infatti attivato il “Blocco Profilo”, ovvero quella funzionalità che consente agli utenti di attivare alcune misure per tutelare la privacy, attraverso pochi e semplici clic. Ad esempio, chi non fa parte degli amici non può scaricare e condividere la foto profilo o vedere i post pubblicati. Una mossa che ha come obiettivo principale la protezione di giornalisti, attivisti e di tutti coloro che possono trovarsi a rischio in una situazione come quella attuale in Ucraina.

A proposito di Facebook, dopo la limitazione decisa dal social network per gli account ufficiali di quattro dei principali media russi (Zvezda, RIA Novosti, Lenta.ru e Gazeta.ru) e la richiesta di rimozione delle limitazioni da parte della Russia che non ha avuto risposta, il regime di Putin ha deciso di adottare misure per la limitazione parziale dell’accesso a Facebook sotto forma di rallentamento del traffico. Nel frattempo Anonymous ha rivendicato gli attacchi hacker alla TV russa, in cui sono stati mandati in onda video contro il conflitto in atto.

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Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.