Xiaomi Civi 2 è ufficiale: il “primo Android con Dynamic Island” è bellissimo

Non sappiamo se Xiaomi la userà come Apple, fatto sta che il suo primo smartphone è il primo Android con a bordo qualcosa di simile alla Dynamic Island. Il nuovo Xiaomi Civi 2, dispositivo di fascia medio-alta focalizzato sul design e sui selfie, monta infatti un foro frontale doppio simile a quello degli iPhone 14, il quale potrebbe essere sfruttato a livello software proprio come la Dynamic Island di Apple per mostrare importanti informazioni su ciò che accade sul telefono.

Xiaomi Civi 2 ha un design elegantissimo, con un retro opaco ma scintillante, un profilo sottile ed un peso molto basso. Il suo spessore è di soli 7,23 mm, per un peso di appena 171,8 grammi e disponibilità in tre colorazioni: nero, rosa e blu. In più è stata annunciata la Hello Kitty Edition con pattern personalizzati a tema.

Tra le specifiche vanta un display OLED curvo da 6,55 pollici dotato di risoluzione Full HD+, refresh rate a 120 Hz, profondità colore a 10 bit, frequenza di campionamento del tocco a 240 Hz, luminosità fino a 800 nit, protezione Gorilla Glass 5, copertura DCI-P3 al 100% e lettore di impronte integrato.

All’interno di Xiaomi Civi 2 c’è il processore Snapdragon 7 Gen 1 di Qualcomm affiancato a una RAM LPDDR4x e ad una memoria UFS 2.2, mentre come sistema operativo abbiamo Android 12 con MIUI 13. Sul retro c’è una tripla fotocamera da 50 + 20 + 2 MP con sensori Sony IMX766, Sony IMX376K, GalaxyCore GC02M1 e OIS. Frontalmente c’è invece una doppia fotocamera da 32 + 32 MP con autofocus e grandangolo fino a 100°, accompagnata da un quadruplo flash LED con molteplici temperature di colore supportate.

La batteria è da 4500 mAh e supporta la ricarica rapida a 67W. Xiaomi Civi 2 viene proposto in Cina in tre configurazioni: 8/128 GB a circa 335 euro, 8/256 GB a circa 349 euro e 12/256 GB a circa 391 euro. Potrebbe arrivare in altri mercati sotto il nome di Xiaomi 12 Lite NE.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!