Bard arranca: accusato di copiare da ChatGPT, ma Google nega

Google sembra stare avendo la peggio nella nuova sfida tra colossi a colpi di intelligenza artificiale che sta affrontando contro Microsoft e OpenAI. Big G è stata accusata di aver addestrato il suo chatbot Bard utilizzando i dati di ChatGPT. Il colosso di Mountain View avrebbe estratto i dati di OpenAI dal sito ShareGPT per darli in pasto alla sua intelligenza artificiale al fine di renderla più efficace.

Stando ad alcune fonti Google avrebbe fermato l’addestramento di Bard con i dati di ChatGPT ed avrebbe cancellato tutta la parte dei risultati basati su questi dati. Ma sarà la verità? Un portavoce di Big G ha deciso di rispondere alle accuse in un’intervista con il famoso sito di informazione The Verge. Chris Pappas ha dichiarato che Google rigetta tutte le accuse che suggeriscono che il suo chatbot stia copiando dai dati altrui.

Ciò non toglie però il fattoche Bard, stando ai primi feedback, non è affatto all’altezza di ChatGPT. Sono molte le difficoltà che l’azienda sta riscontrando nell’implementazione del chatbot e a quanto pare è stata coinvolta in modo diretto la società DeepMind che fa capo alla stessa Google per risolvere il problema. Sembra che la soluzione sia un nuovo progetto di nome Gemini che si occuperà di rendere più veloce e potente il processo di integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare il chatbot. Nel frattempo Microsoft Bing (oltre a ChatGPT stessa) corre veloce ed ha già introdotto GPT-4.

Fonte

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!