La ricarica rapida per smartphone sale a 260W, wireless a 110W

Il brand indiano Infinix ha battuto Realme e la sua ricarica a 240W annunciando una tecnologia ancora più potente: la ricarica rapida a 260W. Una tecnologia a dir poco stratosferica per uno smartphone, in grado di ricaricare la batteria da 0 a 25% in appena un minuto e di portarla fino al 100% in meno di 8 minuti.

Lo standard si serve di una batteria 12C singola con un circuito a 4 pompe che identifica in modo intelligente i requisiti di potenza e alloca il numero di pompe necessarie al meglio. L’efficienza ammonta al 98,5% e la batteria da 4400 mAh utilizzata per i test è stata in grado di mantenere il 90% della sua capacità per oltre 1.000 cicli di carica: se consideriamo una ricarica al giorno sono più di due anni.

Il caricatore combina materiale GaN e un’infrastruttura con circuito AHB ad alta densità di potenza, nonché dimensioni contenute e controlli di sicurezza. Il cavo progettato da Infinix può trasportare corrente fino a 13A per caricare a 260W. Infinix ha annunciato anche la ricarica rapida wireless a 110W in grado di portare la batteria da 0 a 100% in appena 16 minuti. Essa è fatta attraverso bobine personalizzate con architetture differenti, le quali riducono la resistenza interna e abbassano la temperatura nel processo di carica.

C’è anche un caricatore wireless personalizzato da 110W con design a doppia bobina per la ricarica rapida sia tenendo lo smartphone in orizzontale che in verticale, il quale integra una ventola per la dissipazione. I nuovi standard supportano la ricarica inversa e quella multi-protocollo, e sono compatibili con lo standard Power Delivery 3.0.

C’è però una sola differenza importante rispetto a Realme: quest’ultima ha già commercializzato uno smartphone con la ricarica a 240W, mentre quella a 260W non è ancora presente su nessun dispositivo. Tuttavia Infinix ha assicurato che un suo smartphone della serie Note con questo standard arriverà nel 2023.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!