TikTok come Huawei? Per gli USA l’app è una possibile minaccia

Una delle app più gettonate in questo ultimo periodo è certamente TikTok, un social network lanciato in Cina poco più di tre anni fa, che consente di creare brevi clip musicali assieme ad una serie di effetti. Stando ai dati relativi al mese di agosto, TikTok è risultata addirittura l’applicazione più scaricata dagli utenti, ed è per questo che la società che ne ha la proprietà, ByteDance, sta pensando di allargare il team di sviluppo assumendo dipendenti da colossi come Facebook e Apple.

Tuttavia, TikTok deve ora fare i conti con una vera e propria grana. L’applicazione, infatti, è finita nel mirino delle autorità statunitensi, che hanno cominciato a vederla come un potenziale pericolo, esattamente come già accaduto con Huawei. Le accuse che vengono rivolte a TikTok sono sostanzialmente due, ovvero la censura di alcuni contenuti politici e la gestione dei dati raccolti.

La proprietà ha garantito che i dati salvati sono conservati negli USA, ma al tempo stesso che è obbligata a sottostare alle leggi cinesi. Proprio per questo motivo gli USA vogliono vederci più chiaro perchè sospettano che TikTok possa essere utilizzata per attività di spionaggio. Dal canto suo, TikTok ha tenuto a precisare che la Cina “non ha giurisdizione sui contenuti dell’app”.

Nel frattempo Smartisan ha annunciato in Cina uno smartphone dedicato proprio al social network: il Jianguo Pro 3 che è praticamente il Nut Pro 3 di cui abbiamo parlato pochi giorni fa. E’ un top di gamma con processore Snapdragon 855+ ed è stato creato proprio in collaborazione con ByteDance per incentivare l’uso dell’app.

Fonte: Reuters

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.