Huawei è (quasi) salva: Qualcomm può di nuovo fornirle i processori

Il ban imposto dagli USA a Huawei ha messo seriamente in repentaglio il suo business nel settore degli smartphone vietando al colosso cinese di acquistare componenti da aziende americane. L’azienda si è trovata di fronte all’impossibilità di ottenere i processori da montare sui propri terminali ed è stata costretta ad interrompere le collaborazioni con ogni chipmaker (non a caso ha recentemente aperto una propria fonderia). Ma adesso sembra che le maglie del ban si stiano allentando anche sotto questo punto di vista.

In un comunicato ufficiale, Qualcomm ha appena annunciato che può nuovamente rifornire Huawei con i propri chip, dopo che diverse indiscrezioni avevano già suggerito questa apertura. Ma c’è un limite: dall’accordo restano esclusi i chip 5G, proprio perchè gli Stati Uniti considerano la presenza di Huawei nelle infrastrutture 5G come una minaccia alla sicurezza nazionale.

Ma è già un grande passo avanti: il fatto che Qualcomm può nuovamente vendere chip all’azienda cinese gli permetterà di produrre nuovi smartphone senza avere problemi per la fornitura di chip, il che era una delle problematiche più importanti per la sussistenza della sua divisione mobile. Vedremo presto dei nuovi smartphone Huawei con processori Snapdragon a bordo? Non ci sono ancora informazioni ufficiali al riguardo, ma l’ipotesi sembra abbastanza probabile.

Anche escludendo il problema dei processori, però, restano però dei problemi importanti per la divisione mobile dell’azienda cinese: il più importante è l’impossibilità di installare i servizi Google sui propri device per via della revoca della licenza Android. Una problematica a cui l’azienda punta ad ovviare con gli HMS e il sistema operativo HarmonyOS, a cui passeranno decine di smartphone già in commercio e che sarà preinstallato su quelli ancora in arrivo.

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Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!