Ufficiale: Huawei vende Honor a una società cinese

Era nell’aria da tempo e adesso è fatta: Huawei ha deciso di vendere il suo “sub-brand” Honor in seguito alle restrizioni imposte dal ban degli USA che hanno messo in pericolo il suo intero business. In un comunicato ufficiale, il colosso cinese della tecnologia ha annunciato la vendita del brand a Shenzhen Zhixin New Information Technology Co. Ltd. L’accordo recita che l’acquisizione proteggerà gli interessi dei consumatori, dei canali, dei fornitori, dei partner e degli impiegati.

I cambiamenti operati con questa acquisizione non influenzeranno lo sviluppo di Honor e il team per la gestione dell’azienda resterà in carica. Tuttavia Huawei non avrà più nessuno share all’interno della società e non sarà più parte del suo comitato esecutivo. L’azienda che ha assorbito Honor è stata il risultato di un consorzio di oltre 30 agenti e distributori.

La nuova azienda si occuperà di salvaguardare il branding, la produzione, la distribuzione, i servizi, le operazioni e le decisioni esecutive. Il ban imposto dagli USA a Huawei aveva impedito ad entrambi i brand di ottenere componenti per gli smartphone (inclusi i fondamentali processori) dalle aziende americane e aveva comportato anche la revoca della licenza di Android, con la conseguente impossibilità di installare i servizi Google all’interno dei terminali.

Negli ultimi giorni Qualcomm ha annunciato che può nuovamente rifornire Huawei con i suoi componenti ad eccezione di quelli con 5G, tuttavia l’azienda cinese, che come riportato su un manifesto preferisce “morire sui suoi piedi piuttosto che vivere in ginocchio”, ha deciso comunque di vendere il brand. Quale sarà adesso il futuro di Honor? Riuscirà a riportarsi in auge sul mercato degli smartphone e a ottenere tutto quanto necessario per lanciare nuovi modelli competitivi? Non ci resta che scoprirlo.

Fonte

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!