Addio chip sulla tessera sanitaria, a rischio bancomat e carta d’identità

La crisi dei semiconduttori colpisce duramente anche il mondo delle carte e lo Stato. A causa della carenza di metalli e materie prime per realizzare i microchip, per un periodo non precisato tutte le nuove tessere sanitarie saranno sprovviste di chip. Una vera e propria battuta di arresto per la digitalizzazione. La Gazzetta Ufficiale del 9 giugno è stata chiara: le carte verranno realizzate senza circuito integrato (almeno fino al 2024) e quindi tramite esse non sarà possibile accedere ai servizi digitali.

La distribuzione delle tessere sanitarie senza chip è già iniziata e alcuni cittadini si stanno ritrovando con una tessera sanitaria che non permette l’accesso a servizi online come la prenotazione delle visite e l’acquisto di farmaci. Per risolvere la questione il MISE ha fatto in modo che il circuito della vecchia carta sia ancora utilizzabile, per cui se dovete cambiare tessera sanitaria non gettate la vecchia perchè vi sarà ancora utile per accedere ai servizi online. Il certificato di autenticazione della vecchia tessera può essere esteso fino a fine 2023: per farlo bisogna andare sul sito Sistema TS inserendo il PIN fornito insieme alla tessera.

La crisi dei semiconduttori, che ha già colpito il mercato delle automobili, della telefonia e della tecnologia, potrebbe presto diventare un problema anche per la produzione di bancomat, carte di credito e carte d’identità elettroniche. Attualmente l’offerta non riesce più a soddisfare la domanda, con i tempi di consegna dei chip per i sistemi di sicurezza bancaria informatica che sono arrivati a ben 52 settimane rispetto alle 27 settimane necessarie prima della pandemia. Europa e Italia hanno già iniziato a prendere le misure necessarie per normalizzare la situazione, ma vedremo i loro effetti solo in tempi medio-lunghi.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!