5G diffonde coronavirus: la fake news porta complottisti a bruciare antenne

Sono molte le fake news sul coronavirus che stanno girando in questi giorni. Anche dall’Inghilterra ha preso piede una bufala che riguarda il Covid-19, “nato” secondo i complottisti dalle antenne del 5G, la rete di ultima generazione. Da tempo esiste una campagna denigratoria nei confronti delle nuove reti, che per alcuni rappresenterebbe un pericolo per la salute. In alcune città inglesi, tra cui Birmingham e Liverpool, sono passati alle vie di fatto, arrivando addirittura ad incendiare tre antenne perchè ritenute responsabili della propagazione del virus.

La diffusione della bufala sui social network – in Gran Bretagna, come detto, ma anche in altri Paesi, a cominciare dalla Russia – ha fatto aumentare a dismisura la preoccupazione della popolazione nei confronti del 5G, fino ad arrivare a dei veri e propri vandalismi. Una situazione che ha richiesto l’intervento del Department for Digital, Culture, Media and Sport di Londra, che ha ribadito come non ci sia “nessuna prova credibile di un collegamento tra il 5G e il coronavirus”.

Tra le “colpe” attribuite alle antenne 5G dai complottisti c’è quella di fungere da “acceleratori per la malattia” e di indebolire il sistema immunitario, aiutando così il coronavirus a diffondersi nella popolazione. Naturalmente sono tutte fake news, compresa quella che suggerisce una comunicazione tramite onde radio dei virus. Il Department for Digital, Culture, Media and Sport di Londra ha infatti affermato nell’occasione che non c’è nessuna prova credibile che colleghi le reti di quinta generazione con il SARS-Cov-2.

Fonte: BBC

Roberto Naccarella: Giornalista pubblicista, 32 anni, ho sempre avuto una grande passione: scrivere. Mi piace lo sport, seguo la politica, amo la musica. Diffido di ogni forma di elitarismo. Sono nato il giorno di San Patrizio e mi sento un pò irlandese.