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Il CEO di ASUS si dimette e la musica cambia, gli Zenfone restano ma più attenzioni al gaming

di Roberto Naccarella

ASUS ha cambiato CEO. Sebbene sia passato (stranamente) un po’ in sordina, la storica azienda taiwanese ha salutato Jerry Shen, che dopo tanti anni ha lasciato il suo importante ruolo all’interno dell’azienda. Shen continuerà comunque a lavorare in un marchio “satellite”, dato che è appena diventato general manager di iFast, un’azienda a cui ASUS fornisce cospicui finanziamenti.

“Per accelerare la trasformazione dell’azienda e realizzare la mia personale aspirazione all’imprenditorialità – ha affermato Jerry Shen – mi dimetto come CEO di ASUS e mi dedicherò ad assistere la transizione della casa produttrice nel settore AIoT”. Questo cambio al timone comporta ovviamente delle modifiche anche per quanto riguarda le strategie dell’azienda di Taiwan. Stando a quanto trapelato, infatti, sembra che il gigante tecnologico voglia focalizzarsi maggiormente sui dispositivi dedicati al “gaming” (non soltanto smartphone).

A questa interessante indiscrezione se n’era però aggiunta un’altra, che ha invece allarmato tutti i ‘fan’ del marchio, ovvero la possibilità che lo stesso decidesse di mettere fine alla serie ZenFone. ASUS è subito intervenuta per smentire questo scenario e per ribadire che continuerà a realizzare smartphone della serie ZenFone. Al tempo stesso, l’azienda taiwanese ha confermato di voler puntare maggiormente sul settore del “gaming”, visti anche gli ottimi risultati ottenuti dal ROG Phone nonostante il suo prezzo inizialmente abbastanza proibitivo.

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