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Android P è tra noi: super intelligente e con supporto alla notch

di Michele Ingelido

E’ stata rilasciata ufficialmente la prima Developer Preview di Android P, la prossima versione del sistema operativo di Google. Quindi l’OS è ora ufficiale e possiamo conoscere tante delle sue novità. Possiamo dire che sotto alcuni aspetti il nuovo software sarà davvero rivoluzionario, le novità implementate potrebbero avere implicazioni che migliorerebbero l’esperienza utilizzo e perfino la nostra vita in generale. E’ il caso, ad esempio, della localizzazione indoor. Tramite il WiFi RTT, ammesso che il nostro dispositivo abbia l’hardware necessario per supportarlo, Android P riesce a capire la nostra posizione misurando la distanza dagli access-point wireless (come può essere ad esempio un router WiFi nei nostri paraggi), senza necessariamente connettersi ad essi.

Bastano 3 access point per calcolare la posizione in modo molto preciso, con una precisione di 1 o 2 metri. Questo potrebbe migliorare anche l’esperienza con i comandi vocali: ad esempio, potrebbe essere possibile dire allo smartphone “spegni questa luce” nella nostra casa senza dirgli di quale luce si tratta. E potrebbero addirittura arrivare a breve applicazioni per la navigazione all’interno di edifici. Android P ha anche il supporto alla notch, che dal lancio di iPhone X si sta diffondendo anche sugli smartphone Android. Novità ci saranno anche nell’interfaccia utente che verrà rinnovata come sempre, e nelle notifiche.

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Sarà possibile vedere immagini e adesivi nelle notifiche dei messaggi, e il supporto alle risposte smart verrà esteso a tutto il sistema operativo: le potremo usare quindi in qualsiasi app se gli sviluppatori decidono di implementarle. Migliora anche l’ambito fotocamera con Android P, grazie all’abilitazione di zoom, effetto bokeh e visione stereo nativamente per i device che hanno una doppia fotocamera. Ciò risulterà in applicazioni di terze parti in grado di sfruttare a pieno le potenzialità delle dual camera.

In ambito multimediale è arrivato il supporto ai video HDR VP9, la compressione di immagini HEIF. Si aggiornano anche le API Neural Networks per un machine learning migliore, e quelle per l’Autofill. Per ora è consigliata l’installazione della Developer Preview 1 di Android P solo agli sviluppatori che devono testare app, perchè è una versione alpha e non adatta all’uso quotidiano. La seconda DP arriverà a Marzo, la terza e la quarta a Giugno e la quinta a Luglio. Entro la fine di Settembre la versione definitiva di Android P dovrebbe iniziare ad arrivare sugli smartphone della serie Google Pixel.

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