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Coronavirus, Amazon si limita ai beni di prima necessità: cosa vuol dire

di Michele Ingelido

Amazon ha deciso di sospendere la consegna di prodotti ritenuti non essenziali in Italia e in Francia. Attraverso un comunicato che sarà valido fino al 5 Aprile, il colosso dell’e-commerce ha deciso di dare priorità agli ordini riguardanti i prodotti di prima necessità che arrivano nei suoi centri logistici a causa dell’emergenza Coronavirus. La restrizione si applica, oltre che ai fornitori dell’e-commerce, sia ai prodotti venduti e spediti da Amazon che a quelli che per essere consegnati necessitano della sola logistica dell’e-commerce.

Non ci saranno invece limitazioni per quanto riguarda i prodotti venduti da terzi. Amazon ha spiegato che l’aumento esponenziale degli ordini online e la pandemia Covid-19 l’hanno portata ad adottare misure specifiche di distanziamento all’interno dei suoi centri di distribuzione per continuare a far lavorare in sicurezza i propri dipendenti. Amazon smetterà inoltre di ricevere gli ordini FBA da parte dei clienti su prodotti non essenziali. I prodotti di prima necessità sono quelli appartenenti alle seguenti categorie:

  • Prodotti Prima infanzia
  • Prodotti per la salute e per la casa
  • Prodotti per Bellezza e Salute della persona (incluse le apparecchiature per la cura della persona)
  • Alimentari e cura della casa
  • Commercio, Industria e Scienza
  • Prodotti per animali domestici

Ma cosa vuol dire nel concreto per i clienti questa limitazione riguardante gli altri prodotti? E’ bene innanzitutto precisare che le decisioni sono rivolte ai fornitori dell’e-commerce e ai venditori terzi. Per gli utenti non verranno interrotte le vendite, tuttavia data la sospensione delle forniture dei prodotti potrebbero verificarsi ritardi negli approvvigionamenti e quindi nelle spedizioni durante le prossime settimane. L’e-commerce ha comunicato ai venditori terzi che sfruttano la logistica Amazon che le spedizioni create prima del 17 Marzo saranno ricevute.

Ma i venditori terzi potranno continuare a vendere i loro prodotti solo se essi sono già in transito o presenti nel suo centro logistico. In sostanza: se siete clienti (anche se iscritti a Prime) e decidete di acquistare un prodotto che non è di prima necessità ma questi non è già presente nei centri logistici di Amazon, potreste riceverlo in ritardo (viene comunque specificato nelle inserzioni il tempo di consegna effettivo stimato). Il sito riporta già un avviso in merito alla dilatazione dei tempi di consegna e la priorità ai beni di prima necessità (che può variare in base alla zona in cui vivete) causa coronavirus: lo potete trovare sotto l’icona del carrello.

fonte

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