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Android 13 ha potenziato la sicurezza ma un malware l’ha già aggirata

di Roberto Naccarella

Google ha fatto un ottimo lavoro con Android 13 anche dal punto di vista della sicurezza, limitando anche i permessi di accessibilità del sistema operativo per le app scaricate al di fuori del Google Play Store. Tuttavia, come sanno bene gli utenti, i malware più pericolosi trovano sempre una strada. Ma come funziona questa opzione di sicurezza? Per farla breve, le app che non provengono dal famoso negozio virtuale di BigG non possono avere accesso diretto ai permessi per utilizzare le funzioni di accessibilità.

Per arrivare all’attivazione dei permessi di accessibilità su Android 13 è quindi necessario seguire una procedura che si rivela anche piuttosto lunga e rappresenta il modo ideale per rendere la vita molto difficile alle app malevole. Si tratta senza dubbio di un’opzione di sicurezza importante, dato che attraverso le opzioni di accessibilità queste applicazioni possono prendere il controllo del dispositivo e sono anche in grado di rendere il software non disinstallabile.

Tuttavia, Google consente alle app di store “approvati”, come ad esempio l’Amazon App Store, di non considerare questa restrizione di Android 13 e di fatto di bypassarla. Un invito a nozze per malware come BugDrop, che si inserisce nello smartphone tramite un’app proveniente da uno store approvato: l’applicazione viene installata e subito dopo se ne installa un’altra – il malware vero e proprio – che avrà accesso ai permessi di accessibilità. Google dovrebbe rilasciare nuove patch di sicurezza per mettere fine a questa problematica.

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