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Governo contro i pagamenti digitali: addio POS obbligatorio sotto i 30€

di Michele Ingelido

Il nuovo Governo porta l’Italia a fare marcia indietro sui pagamenti digitali. Se il governo precedente aveva rafforzato l’obbligo di accettare il POS per i commercianti, il nuovo va a rimuoverlo per tutti i pagamenti al di sotto dei 30 euro. La novità è riportata nella bozza della manovra economica approvata dal governo lunedì.

I commercianti potranno quindi rifiutare la carta di credito e il bancomat (e di conseguenza anche i sistemi di pagamento degli smartphone con il POS) per l’acquisto di beni o servizi al di sotto della soglia dei 30 euro e contestualmente ci sarà una sospensione di tutte le multe e dei relativi procedimenti per l’adozione delle sanzioni. Dopodiché ci saranno per il ministro Adolfo Urso 180 giorni di tempo per la definizione dei criteri di esclusioni per garantire l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse.

Al contempo la manovra economica svela anche che ci sarà un innalzamento del tetto del contante a 1.000 euro a 5.000 euro. Le nuove regole entreranno in vigore il 1° gennaio 2023 in quanto inserite nella legge di bilancio 2023. In Europa in 9 Paesi non esiste un tetto del contante, mentre negli altri Paesi si va dai 15.000 euro ai 500 euro. Il governo torna quindi a privilegiare l’uso del contante rispetto alla moneta elettronica: un regresso inaspettato per il mondo dei pagamenti digitali.

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