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L’AI di Bard arriva su Google Workspace per ricerca e lavoro

di Michele Ingelido

Dopo la grande avanzata di Microsoft grazie alla collaborazione con OpenAI, anche Google ha fretta di portare l’intelligenza artificiale generativa in tutte le sue proprietà per restare al passo e non essere scalzata. Adesso Bard, l’intelligenza artificiale lanciata da Big G per battere ChatGPT, è disponibile per gli account Workspace (la piattaforma per le aziende che unisce tanti servizi e offre la possibilità di avere un dominio aziendale ad essi collegato).

Fino ad ora è stato invece disponibile solo per gli account Google personali. L’aggiunta di Bard a Workspace consente di utilizzarlo per il lavoro, la ricerca o altre esigenze aziendali per chiunque acceda ad un account della piattaforma abilitato come amministratore. Ciò consentirà agli utenti di farsi assistere dall’intelligenza artificiale in attività aziendali serie. C’è però da precisare che Bard è un chatbot ancora visibilmente indietro rispetto a ChatGPT.

Attualmente è disponibile in forma sperimentale e le funzionalità di cui dispone sono molte di meno rispetto al chatbot targato OpenAI che è stato inserito anche nei servizi Microsoft. Nel frattempo proprio Microsoft sta rilasciando aggiornamenti settimanali ai servizi del motore di ricerca Bing basati su AI. Tra questi la versione in italiano di Bing Image Creator. La soluzione di Big G è stata invece aggiornata una sola volta in due settimane. Non ci resta che attendere il Google I/O del 10 maggio per verificare se verranno annunciate nuove funzionalità di spessore per l’intelligenza artificiale generativa.

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