Gli assistenti virtuali hanno preso largo possesso delle abitudini quotidiane di tutti noi. Ci si sofferma sempre su quest’applicativo per cercare di risolvere un dubbio o ricevere informazioni. Ma che succede, ad esempio, quando l’assistente virtuale entra in gioco anche non viene “chiamato”? Sicuramente non si tratta di un disagio di poco conto, specialmente quando si verifica spesso. E’ quanto sta accadendo ai possessori dell’ultimissimo top di gamma di casa Samsung, ovvero il Galaxy Note 9. Sembra, infatti, che vi siano lamentele continue sulla continua attivazione, anche non richiesta, del tasto dedicato a Bixby, l’assistente virtuale di Samsung.
L’Intelligenza Artificiale, dunque, è ben vista ma può diventare anche parecchio fastidiosa. L’azienda sudcoreana sembra aver preso in seria considerazione le lamentele dei propri clienti e pare che sia al vaglio una soluzione definitiva al problema. Si sta lavorando, infatti, per riuscire a disattivare il tasto Bixby sul Galaxy Note 9 prima che questo problema diventi qualcosa di insuperabile per molti. Samsung ha precisato, sul proprio account Twitter in Germania, che la disattivazione potrebbe diventare possibile già a partire dalla fine di settembre. E’ necessario, dunque, attendere solo un paio di settimane.
Hi Max, we are working on it. Deactivation of the Bixby button on lock screen should return until end of September. ^JB
— Samsung Deutschland (@SamsungDE) September 3, 2018
Con questo miglioramento si potrà evitare che Bixby si attivi accidentalmente ma non si potrà comunque agire in alcuna altra maniera, per il momento, sul tasto che, vale la pena ricordarlo, ha generato davvero molte polemiche in rete. Un miglioramento, comunque, è necessario dal momento che se, come si vocifera, Samsung lavorerà con Google per migliorare le funzionalità del proprio assistente virtuale, Big G potrebbe sollevare qualche dubbio proprio inerente a questa problematica. Correre ai ripari al più presto, dunque, è d’obbligo specie considerato che il Galaxy Note 9 è uno tra i dispositivi più costosi sul mercato.
