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La Finanza sequestra centinaia di servizi IPTV: utenti a rischio sanzioni

di Roberto Naccarella

Sono stati scoperti centinaia di nuovi servizi e risorse dedicate alla vendita di streaming illegali nel corso dell’ultima giornata del campionato di Serie A e anche durante la finale di Conference League. Merito di un’azione da parte del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza contro l’IPTV, la pirateria audiovisiva. In particolare, le donne e gli uomini delle Fiamme Gialle hanno scoperto un abbonamento denominato Applicazione Ufficiale, proposto a cifre bassissime, che consentiva di vedere tutti i canali TV e PAY TV da smartphone, tablet, tv e via dicendo.

Il blitz del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ha portato quindi al sequestro di oltre 500 risorse web e anche dei relativi 40 canali Telegram; ma non è tutto, perché il sistema di tracciamento messo in campo ha permesso di individuare anche coloro che hanno usufruito di questi flussi illegali. Gli utenti quindi non sono esenti dai provvedimenti e dovranno fare i conti con le conseguenze di aver utilizzato servizi IPTV illegali.

Molto probabilmente i fruitori di IPTV andranno incontro ad una sanzione che potrebbe arrivare ad un massimo di 1.032 euro. Sempre grazie alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza è emersa l’esistenza di Stream Creed, un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici. Quasi sicuramente Stream Creed deriva dal codice sorgente di una piattaforma pirata, Xtream Code, che era stata individuata e smantellata tre anni fa.

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