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La VPN serve davvero? Ecco quando conviene e i rischi correlati

di Michele Ingelido

In un mondo ormai perennemente connesso connesso, proteggere la nostra privacy online è diventato fondamentale. In questo contesto, la VPN (Virtual Private Network) è diventata una delle soluzioni più popolari per navigare in modo sicuro e protetto su Internet. Tuttavia, nonostante la crescente popolarità, molti utenti si chiedono se l’uso di una VPN gratis o a pagamento sia davvero necessario e quali sono i rischi correlati all’utilizzo di questo strumento.

In questo articolo esploreremo quando conviene usare una VPN, come funziona e quali sono i possibili rischi da considerare, anche perché ci sono vantaggi e svantaggi da valutare prima di attivare una Virtual Private Network. Scopriremo quindi se la VPN è davvero un’opzione sicura e affidabile per proteggere la nostra privacy online, ma soprattutto in quali casi vale davvero la pena il suo utilizzo.

Cos’è una VPN e come funziona

L’acronimo VPN sta per Virtual Private Network, tradotto rete privata virtuale: è un sistema di connessione sicura che serve per navigare in modo anonimo e protetto su internet. Tramite il suo utilizzo è possibile impedire l’identificazione del nostro dispositivo mentre navighiamo in internet.

Ciò avviene con l’occultamento dell’indirizzo IP del dispositivo, il quale viene sostituito con l’indirizzo del server remoto di cui la VPN si serve. Questo sistema rende impossibile per chiunque individuare la nostra posizione e tracciare le nostre attività online. Ma come funziona nello specifico una Virtual Private Network?

Semplice: quando l’utente ne attiva una sul proprio dispositivo, viene creato un tunnel di comunicazione protetto tra il dispositivo (PC, smartphone o altro) e un server remoto che viene gestito dal fornitore del servizio VPN. Tutti i dati che transitano in questo tunnel vengono crittografati, ossia sottoposti ad una codifica che consente solo a chi ha la chiave di decodifica di leggerli. Ciò sta a significare che chiunque intercetta il traffico dati non potrà vedere o accedere ai dati personali e alle informazioni di navigazione dell’utente.

Esistono molte VPN gratuite ma ce ne sono anche a pagamento, e vengono usate sia a livello personale che professionale. È però fondamentale scegliere un fornitore affidabile e adatto all’utilizzo che se ne deve fare: si tratta infatti di un servizio che può avere costi, modalità di utilizzo e politiche diverse a seconda del provider.

La VPN è sempre necessaria? Ecco i casi in cui conviene usarla

Sono in molti coloro che, dopo essere venuti a conoscenza dei vantaggi di una VPN, si chiedono se sia sempre necessario utilizzarla. Per capire se conviene davvero il suo utilizzo è necessario fare prima di tutto una piccola distinzione, ossia se stiamo parlando di un uso personale o professionale.

Uso personale

Nel caso di un uso personale, è molto importante utilizzare una VPN se si utilizzano spesso reti Wi-Fi pubbliche non protette come quelle presenti nei caffè o negli aeroporti, al fine di proteggere i propri dati personali e la propria privacy da tentativi di furto da parte di malintenzionati connessi alla stessa rete. Usare una VPN può essere utile anche se si accede a siti web o servizi online che richiedono dati personali sensibili, come informazioni bancarie o di carte di credito, le quali risulteranno così protette da attacchi informatici.

Inoltre, una VPN può convenire se ci si trova in un Paese con un alto livello di censura su internet, per accedere a siti e contenuti bloccati. La VPN infatti offre il vantaggio di poter navigare con l’indirizzo IP di un server connesso in un Paese diverso e così i suddetti blocchi si possono aggirare. Alcuni utilizzano le Virtual Private Network per accedere ai cataloghi esteri dei servizi di streaming: ad esempio per vedere il Netflix americano che ha contenuti assenti in Italia.

Uso professionale

Passando all’uso professionale o aziendale, le aziende e realtà simili dovrebbero utilizzare una VPN quando hanno bisogno di proteggere la privacy e la sicurezza delle loro comunicazioni e dei loro dati sensibili. Data l’attività professionale svolta e i possibili guadagni che possono derivarne, un’azienda sarà molto più esposta al rischio di attacchi informatici rispetto ad un privato, per questo una Virtual Private Network per una realtà aziendale sarà tendenzialmente molto più utile.

Una VPN per un’azienda è l’ideale se i dipendenti devono accedere a risorse e informazioni sensibili da remoto, quindi connettendosi all’infrastruttura e ai dispositivi in azienda a distanza attraverso internet. Conviene anche se l’azienda utilizza applicazioni o servizi cloud, perché può garantire la sicurezza delle comunicazioni tra il computer dell’utente e il server cloud. I dati trasmessi tra l’utente e il server vengono infatti crittografati e protetti, impedendo a terze parti di intercettarli e manipolarli.

L’uso di una VPN è in più fondamentale se l’azienda ha sedi in diverse parti del mondo e i dipendenti devono accedere a risorse aziendali da luoghi diversi, il che offre una copertura dai rischi anche in caso di utilizzo di reti pubbliche non protette.

Rischi e svantaggi delle Virtual Private Network

Come avete potuto modo di apprendere sono numerosissimi i pro per l’utilizzo di una VPN, tanto da renderla una garanzia di sicurezza da preferire in qualsiasi attività online. Tuttavia le Virtual Private Network sono tutt’altro che esenti da rischi e svantaggi. Ma cosa potrebbe mai esserci di contro? Trovate un elenco di seguito.

  • Fornitori non affidabili: chi sceglie un fornitore di VPN non affidabile potrebbe peggiorare la propria situazione invece di migliorarla. I dati personali e di navigazione potrebbero infatti essere registrati e utilizzati dal fornitore per scopi pubblicitari o di altri tipi. E un fornitore non affidabile potrebbe anche avere una crittografia che non soddisfa i requisiti per non mettere a rischio i dati degli utenti.
  • Rallentamento della connessione: il fatto che dobbiamo connetterci ad un server remoto per la navigazione con le VPN può causare dei rallentamenti nella connessione, sia per la posizione remota del server che per il fatto che i dati devono essere crittografati e decrittografati.
  • Limitazioni di accesso ai contenuti: alcuni servizi online bloccano l’accesso ai contenuti se si accorgono che un utente è connesso tramite una VPN. E’ il caso ad esempio di alcune piattaforme di streaming.
  • Protezione non completa: la Virtual Private Network offre protezione solo per la connessione tra il dispositivo e il server VPN, ma quando i dati escono da quest’ultimo possono essere ancora soggetti ad attacchi informatici. Poco male, però, perché se non si utilizza la Virtual Private Network i dati sono a rischio in tutto il loro viaggio.
  • Falle di sicurezza: purtroppo nemmeno le VPN sono esenti da falle di sicurezza e vulnerabilità che gli hacker possono sfruttare per accedere alle informazioni personali.

I rischi nell’utilizzo delle VPN possono quindi essere ridotti scegliendo un fornitore affidabile che offra una crittografia forte e adottando delle misure di sicurezza che coprano i restanti scenari non coperti dalle Virtual Private Network stesse (come la condivisione dei dati al di fuori del tunnel di comunicazione che esse offrono). In linea di massima, però, si tratta di uno strumento altamente raccomandato per la navigazione web in contesti sensibili.

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