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Ricariche speciali, AGCOM diffida Vodafone, Wind e TIM

di Roberto Naccarella

La diffida di AGCOM nei confronti di alcuni dei colossi che operano nel settore delle offerte telefoniche in Italia ha già prodotto le prime reazioni. In merito alla vicenda, infatti, è giunta ieri una nota di Vodafone che comunicava il ripristino dei tagli di ricarica da 5 euro e da 10 euro con solo traffico telefonico presso i tabaccai, bar, edicole e ricevitorie a partire dal mese di gennaio 2020.

D’altronde, la diffida dell’AGCOM imponeva a Vodafone, Wind e TIM di procedere entro trenta giorni, adeguandosi alle indicazioni: l’operatore rosso si è già mosso, ora tocca agli altri. L’Autorità era intervenuta nei confronti dei tre giganti del settore delle offerte telefoniche per far loro rispettare i principi di “concorrenza, trasparenza, confrontabilità delle offerte e parità di trattamento degli utenti”. Tutti e tre gli operatori telefonici avevano infatti scelto la strada delle cosiddette “ricariche speciali”, che prevedono l’attivazione di ulteriori opzioni rispetto al traffico telefonico, andando ad aumentare il costo della ricarica.

Dopo la denuncia del Codacons, l’Autorità ha deciso di prendere la situazione di petto e diffidare Vodafone, Wind e TIM per avere di fatto adottato un comportamento “finalizzato a eludere il divieto di applicazione di costi fissi di ricarica”. L’AGCOM ha ritenuta insufficiente anche la giustificazione dei tre operatori, ovvero la concessione al cliente di uno scontrino riepilogativo. Per l’AGCOM, infatti, lo scontrino è impostato “per evidenziare, richiamando l’attenzione del lettore, il numero di utenza e l’importo che l’utente si appresta a spendere”.

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