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I migliori processori smartphone del 2023 | Classifica e benchmark

di Michele Ingelido

Lo smartphone non è più un banale cellulare ma un computer a tutti gli effetti, e affinchè sia affidabile c’è bisogno di prestazioni. Per avere le prestazioni più spaventose, serve il miglior processore possibile. Ed ecco perchè i processori smartphone, pur essendo componenti nascosti, sono tra quelli più considerati dagli intenditori nell’acquisto di dispositivi Android e iPhone.

Proprio come con i PC desktop e i laptop anche su mobile ci sono le CPU, sebbene non siano targate Intel e AMD. E a seconda dello smartphone che trovate, ci sono anche SoC diversi. Certo, il chipset e i suoi benchmark non sono tutto per stabilire in modo preciso le performance di uno smartphone. Esistono infatti anche la memoria RAM, l’ottimizzazione del sistema operativo, il tipo di memoria interna ed altro.

Quindi non è garantito che ogni modello di device con lo stesso SoC abbia le stesse performance. Ma il System On A Chip, altro nome usato per identificare i chipset, è il componente che contribuisce in maggior misura sia sui dispositivi più economici che su quelli di fascia più alta. Abbiamo messo a confronto gli attuali SoC, e in questa guida, oltre a spiegarvi cosa sono, vi mostreremo i migliori processori smartphone con classifica e benchmark.

Specifichiamo però che le performance di un processore per smartphone cambiano non solo in base al chipmaker che lo produce (Qualcomm, MediaTek…) e al modello del SoC, ma anche in base al cellulare, perchè il resto dei componenti non è mai lo stesso e non sono ottimizzati tutti allo stesso modo.

Usa questo indice per spostarti rapidamente nell’articolo:

Prima di iniziare, vi informiamo, nel caso abbiate intenzione di conoscere oltre ai migliori processori anche i migliori smartphone del momento, che potete consultare la nostra guida dedicata.

I chipset rientrano a pieno regime tra i parametri che teniamo in considerazione per selezionare i migliori dispositivi sul mercato a livello prestazionale.

Cos’è un processore smartphone e a cosa serve

processori smartphone

Il processore, anche chiamato SoC (System-on-a-Chip) nel caso dei dispositivi mobili, è un componente hardware che esegue istruzioni: elabora i dati del software attraverso il sistema operativo. Gira ad una determinata frequenza di clock (misurata in GHz) ed è formato da un certo numero di core che possono essere di modelli diversi a loro volta.

Questi sono importanti parametri prestazionali che ci aiutano a capire le sue potenzialità (i SoC più diffusi sono quad-core, esa-core e octa-core ed hanno rispettivamente 4, 6 e 8 core). I processori smartphone sono i principali determinanti della velocità di un dispositivo e di come e quanto riesce a reggere ogni tipo di applicazione. Più il processore è potente, più il terminale sarà in grado di comportarsi meglio in termini di performance.

Il SoC ha anche il compito di supportare diversi altri componenti dello smartphone, tra cui la fotocamera e i suoi Megapixel. Nei dispositivi mobili, il chipset non include solo la CPU, ma anche la GPU (che definisce le performance nell’elaborazione grafica e nei videogiochi) ed il modem che si occupa di rendere possibile la navigazione in internet tramite la connessione dati. Molti smartphone cinesi economici e top di gamma sono diventati fra i più venduti solo per avere al loro interno dei processori smartphone potenti, e dopo le spiegazioni sopra ora dovreste riuscire a capire il perchè.

L’influenza del processore su batteria, fotocamere e connettività

Il processore non influisce solo sulle prestazioni di uno smartphone, ma anche in tanti altri ambiti. Tra questi c’è sicuramente la batteria, perché è uno dei componenti che ha i consumi maggiori in tutto il telefono. Solitamente i processori che consumano meno sono quelli costruiti con i processi produttivi migliori. I processi produttivi vengono indicati in nanometri: meno sono i nanometri, più il processore ha consumi inferiori.

Ad esempio i SoC top di gamma del 2023 sono stati costruiti a 4 nm, mentre quelli di fascia media a 6 nm. Tuttavia non contano solamente i nanometri, ma anche l’utilizzo che si fa dello smartphone e di conseguenza quali core del processore si attivano. Ogni chipset è formato da core ad alte prestazioni e core a basso consumo: nelle attività più esose di risorse si utilizzano quelli ad alte performance che generano un consumo maggiore.

Altro elemento influenzato dai processori per smartphone è indubbiamente la qualità fotografica: questo perché nei processori c’è un’unità chiamata ISP (Image Signal Processor) che si occupa proprio dell’elaborazione delle immagini catturate con la fotocamera. Se vi è capitato di vedere due dispositivi con lo stesso comparto fotografico ma una qualità delle foto differente, in quel caso è probabile che sia stato proprio perché avendo processori diversi elaborano le immagini diversamente.

Infine il processore, che integra un modem per la connettività, influisce sulla connessione. Sia sulla connessione dati per via dei modem 4G e 5G, sia sul Wi-Fi per via del modulo Wi-Fi. Influisce perfino sulle performance del Bluetooth. Ci sono ad esempio chip che supportano il Wi-Fi 6 e il 5G ad altissime velocità, altre che supportano il 5G ma a velocità inferiori, altri ancora che invece supportano solo il 4G.

Il SoC non è tutto: il ruolo del software

samsung one ui 5

Non basta scegliere uno smartphone con un processore eccellente per avere prestazioni eccellenti. Un ruolo importante lo gioca anche l’ottimizzazione della personalizzazione del sistema operativo implementata dal produttore del telefono. Se un sistema operativo (o meglio un’interfaccia utente) è ottimizzato male e quindi consuma troppo, oppure causa troppi rallentamenti, allora non c’è processore che tenga: l’esperienza sarà deludente.

Ecco perché molti consigliano solo cellulari delle marche più gettonate: ciascun produttore di dispositivi Android ha una sua personalizzazione che può essere più o meno superiore alle altre in termini di gestione delle performance. Per esempio Samsung ha One UI, Xiaomi ha MIUI, OPPO ha ColorOS, e così via.

Principali produttori di SoC

processori smartphone

Fra tutti i device in vendita, i processori smartphone più diffusi ed anche più gettonati appartengono a 5 principali case produttrici, che sono le seguenti.

  • Qualcomm: quelli di questa azienda basata negli Stati Uniti sono i processori smartphone più amati in assoluto nel mondo Android, e si chiamano Snapdragon. Vengono spesso preferiti per le loro prestazioni migliori della concorrenza e perchè sono i più adatti al modding.
  • MediaTek: questi processori smartphone sono invece molto diffusi tra gli smartphone economici con Android, e il campo in cui prevalgono è quello dei dispositivi low cost. Nella fascia alta MediaTek è stata schiacciata dalla concorrenza di Qualcomm: il vantaggio dei dispositivi con processori di questo brand è il fatto che costano in generale di meno.
  • Apple: i processori smartphone di Apple, prodotti fisicamente in prevalenza da TSMC, sono presenti esclusivamente sugli iPhone e sugli iPad di Apple. Sono sempre potentissimi perchè vengono realizzati tutti per essere di fascia alta, e non hanno mai avuto prestazioni scadenti.
  • Samsung: questi processori smartphone invece si trovano su molti dispositivi Samsung Galaxy e si chiamano Exynos, ma occasionalmente Samsung potrebbe collaborare con altre aziende per inserirli sui loro terminali. E’ già successo ad esempio con diversi smartphone Meizu. Samsung produce processori smartphone sia di fascia economica che top di gamma: i primi potete trovarli su terminali delle serie Galaxy J e A, i secondi sui Galaxy S e Note.
  • Huawei: si chiamano Kirin i processori smartphone di Huawei, e si trovano sui dispositivi Huawei e Honor. Anche in questo caso ce ne sono di fascia economica e alta, ma al momento non sono presenti su altri dispositivi oltre a quelli sopra citati e non sono più utilizzati a partire da alcuni anni dopo il ban di Huawei imposto dagli USA.

Cos’è un benchmark

processori smartphone

Il benchmark è il tipo di test più veloce e adatto per stabilire che livello di prestazioni hanno i processori smartphone. Tutti possono testare il proprio smartphone sui benchmark utilizzando piattaforme come AnTuTu, Geekbench e GFXBench. Queste piattaforme, tramite applicazioni o software, effettuano un test veloce dal quale risulta un punteggio che quantifica le performance del dispositivo all’interno del test.

Ovviamente il solo benchmark non basta a stabilire in modo completo le prestazioni dei processori smartphone perchè ci sono tantissimi altri fattori da prendere in considerazione (tra cui l’ottimizzazione, le performance nell’uso quotidiano e nelle lunghe sessioni di utilizzo e molto altro).

Perciò, i risultati dei benchmark vanno presi solo come valore indicativo. Nella nostra classifica dei migliori processori smartphone vi mostreremo anche i punteggi dei benchmark ottenuti da cellulari che li montano, ma, come spiegato, non prendeteli come un valore assoluto delle performance di ogni modello. I punteggi sono stati ottenuti da test sulla piattaforma di benchmark AnTuTu e sono approssimativi in quanto dipendono dallo smartphone su cui il processore è montato.

Migliori processori smartphone per qualità prezzo

Qualcomm Snapdragon 480 5G

qualcomm snapdragon 480

Snapdragon 480 è il primo SoC della serie 4 di Qualcomm dotato di connettività 5G e porta le reti di quinta generazione sulla fascia bassa. Nonostante sia un processore per smartphone economici, questo chipset supporta sia le frequenze sotto i 6 GHz che le mmWave, andando quindi a coprire tutto lo spettro 5G. E le sue prestazioni non sono affatto da sottovalutare, visto che sono alla pari dei processori di fascia più bassa della serie 6 rilasciati nel 2020 (come ad esempio Snapdragon 665).

Questo chipset è un octa-core costruito a 8 nm (processo produttivo che garantisce ottima efficienza) formato da 2 CPU Cortex-A76 e 6 Cortex-A55, nonchè da una GPU Adreno 619. Assicura prestazioni raddoppiate rispetto al predecessore Snapdragon 460 e operazioni AI del 70% più veloci. Lato connettività presenta anche il supporto al Wi-Fi 6, al Bluetooth 5.1 e al Dynamic Spectrum Sharing (DSS). Non è affatto un chipset da sottovalutare, specie per coloro che desiderano una connettività di spessore anche sui dispositivi low cost.

Punteggio sui benchmark: superiore a 150.000 punti

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Qualcomm Snapdragon 750G

qualcomm snapdragon 750g

Snapdragon 750G è il processore di fascia media per eccellenza, montato su smartphone anche abbastanza economici, e con supporto alla rete 5G. E’ costruito con un efficiente processo produttivo a 8 nm ed ha un modem integrato Snapdragon X52 che nonostante di fascia media supporta sia le frequenze sotto i 6 GHz anche la tecnologia mmWave.

E’ formato da custom core Kryo 570 con frequenza massima di 2 GHz ed ha una GPU Adreno 619: questo comparto riesce ad essere praticamente sempre valido e perfino nel gaming garantisce buone performance. Tra i processori smartphone si distingue infatti proprio per delle prestazioni di gioco per niente trascurabili, anche durante le lunghe sessioni, grazie anche alla tecnologia Snapdragon Elite Gaming.

Ha velocità di download che possono arrivare fino a 3,7 Gbps in 5G e supporta display fino a 120 Hz e fotocamere fino a 192 Megapixel. Lo potete trovare su dispositivi midrange come TCL 20 Pro adatti praticamente a tutti gli utenti.

Punteggio sui benchmark: oltre 330.000 punti

MediaTek Dimensity 900

mediatek dimensity 900

Dimensity 900 è il più importante tra i processori smartphone di fascia media del 2021 ed ha performance di grande livello, non lontanissime da quelle di un top di gamma. Realizzato con un processo produttivo a 6 nm, questo chipset ha una grandissima efficienza e ciò risulta in consumi energetici molto bassi.

E’ formato da 2 CPU ad alte prestazioni Cortex-A78 con frequenza fino a 2,2 GHz, 6 Cortex-A55 a basso consumo che arrivano fino a 2 GHz e una GPU Mali-G78 MC4. Proprio come i più potenti processori della serie Snapdragon 7xx della generazione 2021, Dimensity 900 è in grado di offrire prestazioni ottime in qualsiasi scenario, dalle app pesanti al gaming.

Non fa rimpiangere quindi i top di gamma. Supporta RAM fino a LPDDR5 e memorie fino a UFS 3.1, ed ha un modem 5G integrato che può arrivare a una velocità di download fino a 2,77 Gbps. Le fotocamere supportate possono arrivare fino a 108 Megapixel e i display fino a 120 Hz. Il primo smartphone con questo processore è OPPO Reno6.

Punteggio sui benchmark: circa 480.000 punti

Qualcomm Snapdragon 720G

qualcomm snapdragon 720g, 662 e 460

Sebbene sia leggermente potente rispetto allo Snapdragon 730G (anche se i processori smartphone hanno performance molto simili), lo Snapdragon 720G è più recente rispetto a quest’ultimo e quindi è possibile trovarlo su più dispositivi e di conseguenza a prezzi più vantaggiosi. Con questo SoC iniziamo a parlare di chipset vicini alla fascia medio-alta, con una certa propensione anche a scenari avanzati come il gaming.

La G nel suo nome sta infatti proprio per “gaming” e sta a testimoniare le alte prestazioni della sua GPU che è una Adreno 618. Con questo chipset è possibile giocare in modo fluido praticamente a qualsiasi titolo, scendendo ad un minimo di compromessi. Non avrete le performance dei processori smartphone della serie Snapdragon 800, ma allo stesso tempo non riuscirete a lamentarvi. Con il processo produttivo a 8 nm questo chipset consuma veramente poco.

Eppure ha una CPU octa-core molto potente costituita da custom core Kryo 465 che girano a una frequenza fino a 2,3 GHz. Il modem è più potente di quelli che di solito si trovano sulla stessa fascia: si tratta di un Cat. 15 in DL e Cat. 13 in UL. Il bello di questo SoC è che lo si può trovare perfino su dei dispositivi che vengono venduti sotto i 250€, rendendoli spesso dei best-buy. Tra i dispositivi che lo montano ci sono Realme 6 Pro e Redmi Note 9S.

Punteggio sui benchmark: oltre 280.000 punti

MediaTek Helio G95

mediatek helio g95

Helio G95 sancisce il ritorno di MediaTek nel mercato dei processori di fascia alta. Pur non essendo un top di gamma all’ennesima potenza, questo SoC è in grado di assicurare grandi prestazioni, è comparabile allo Snapdragon 750G di Qualcomm ed è stato pensato in modo specifico per il gaming. Ha infatti una potente GPU Mali-G76 MC4 con frequenza di 900 MHz che permette un alto e stabile frame rate anche nei videogiochi più esosi di risorse.

Anche in termini di CPU siamo a livelli davvero molto alti: il chipset ha un’architettura octa-core ed è formato da Cortex-A76 e Cortex-A55 dalla frequenza massima di 2,05 GHz. Ha un modem LTE di categoria 12 in download e Cat 13 in upload che può utilizzare contemporaneamente al Wi-Fi (oppure può utilizzare 2 bande WiFi o 2 router insieme).  Può essere abbinato con una RAM fino a 10 GB e con una memoria interna di  tipo UFS 2.1 o eMMC 5.1.

Ha un modulo per l’AI e supporta fotocamere fino a 64 Megapixel, nonchè display con  risoluzioni fino a  Full HD+ e riproduzione di contenuti in 4K. L’unico difetto è l’efficienza energetica: essendo realizzato con un processo produttivo a 12 nm consuma di più rispetto agli altri processori smartphone che hanno prestazioni simili. MediaTek Helio G95 è arrivato sul mercato su device come Realme 7 ad un prezzo davvero concorrenziale che lo ha fatto diventare lo smartphone per il gaming più economico in Italia.

Punteggio sui benchmark: oltre 295.000 punti

MediaTek Dimensity 800U

mediatek dimensity 800u

Il pregio di Dimensity 800U è il fatto che si trova su dispositivi che arrivano ad essere estremamente economici e ciononostante ha delle prestazioni stupefacenti. Paragonabile a Snapdragon 765G, dei dispositivi con questo chipset si possono trovare anche sui 200 euro, cosa invece quasi impossibile con modelli dotati del suo rivale Qualcomm.

Dimensity 800U è un chip costruito a 7 nm dal bassissimo consumo energetico che si compone di 2 CPU Cortex-A76 con frequenza massima di 2,4 GHz e 6 CPU Cortex-A55 a 2 GHz, oltre ad una GPU Mali-G57 MC3. Riesce ad essere scattante con un po’ tutte le attività ed è ottimo anche per giocare. Naturalmente bisogna giungere a qualche compromesso con i titoli più esosi di risorse, ma tutto sommato si comporta bene anche in questo senso.

Include un modem 5G con supporto alle frequenze fino a 6 GHz e supporta RAM LPDDR4x e memorie UFS 2.2. Le fotocamere supportate vanno fino a 64 Megapixel, i display fino a 120 Hz con risoluzione Full HD+. Tra i dispositivi con Dimensity 800U c’è il Realme 7 5G che si trova appunto intorno ai 200 euro.

Punteggio sui benchmark: oltre 325.000 punti

Qualcomm Snapdragon 695 5G

qualcomm snapdragon 778g+ e 695

Rilasciato insieme a Snapdragon 778G+ e 480+, questo è il successore del primo processore Qualcomm della serie 6 di fascia media a supportare la connettività 5G. Un vero caposaldo dei processori smartphone per la fascia low cost, che supporta le reti 5G sub-6GHz in modalità SA e NSA grazie ad un modem integrato Snapdragon X51. Snapdragon 695 è un octa-core costruito a 6 nm e formato da custom core Kryo 660 fino a 2,2 GHz e una GPU Adreno 619, il quale supporta la registrazione video in 4K HDR e refresh rate fino a 120 Hz.

Le prestazioni aumentano del 15% rispetto al precedente modello Snapdragon 690 (che a sua volta aveva una CPU più potente dello Snapdragon 675), mentre le prestazioni grafiche migliorano addirittura del 30%. Perfino le prestazioni AI sono. Il chip è costruito a 6 nm e supporta velocità di download fino a 2,5 Gbps.

Lo abbiamo trovato per la prima volta su dispositivi di fascia media come alcuni OPPO, POCO e OnePlus, e riesce a garantire ottime prestazioni sia nell’uso quotidiano che nel gaming, sostituendo i processori smartphone top di gamma per le esigenze di un’enorme fetta di utenza.

Punteggio sui benchmark: oltre 405.000 punti

Qualcomm Snapdragon 765G

qualcomm snapdragon 765

Insieme al suo fratello minore SD765 con prestazioni grafiche inferiori, Snapdragon 765G è il primo processore Qualcomm di fascia media a supportare la connettività 5G. I primi smartphone a montarlo sono Oppo Reno3 Pro, Redmi K30 5G e Realme X50 5G. Ed ha anche un modem 5G integrato: lo Snapdragon X52, che presenta la retro compatibilità con le reti di precedente generazione e una velocità massima di 3,7 Gbps in 5G.

C’è sia il supporto alle frequenze sotto i 6 GHz che a mmWave. Nonostante non sia tra i migliori processori smartphone top di gamma e si tratti di un SoC di fascia medio-alta destinato ai dispositivi con prezzi più contenuti, è comunque costruito con processo produttivo a 7 nm. Ha un’architettura octa-core che si compone di 2 CPU Cortex-A76 con frequenze di 2,4 e 2,2 GHz, nonchè 6 Cortex-A55 a 1,8 Ghz. Come GPU abbiamo una Adreno 620 ottima per gaming con altissime performance grafiche.

In abbinamento a Snapdragon 765G può essere montata una RAM di tipo LPDDR4X e fotocamere con risoluzioni fino a 192 MP che registrano video in 4K a 30 fps o in 1080p fino a 120 fps. Qualcomm promette prestazioni migliori del 38% rispetto a Snapdragon 730G, il che è davvero notevole considerando che stiamo parlando di processori smartphone al limite della fascia media.

Punteggio sui benchmark: oltre 300.000 punti

Qualcomm Snapdragon 7 Gen 1

snapdragon 7 gen 1

La nave ammiraglia della fascia media di Qualcomm per il 2022 è Snapdragon 7 Gen 1, che riesce a superare a livello di performance tutti i MediaTek appartenenti alla fascia media. Ma i prezzi degli smartphone equipaggiati con questo processore non sono proprio tra i più bassi.

Questo chip è realizzato a 4 nm come i top di gamma e per questo ha dei consumi energetici tra i più bassi nell’intero settore. Ha a bordo un cluster di custom core Kryo con frequenza fino a 2,4 GHz e un altro cluster a basso consumo, con una GPU Adreno 662. Tra i processori smartphone è quello di fascia media che nel 2022 si avvicina di più a un top di gamma e il gap prestazionale con la fascia alta è davvero minimo.

Integra un modem 5G Snapdragon X62 che supporta sia le frequenze sotto i 6 GHz che le onde millimetriche, con velocità che possono arrivare fino a 4,4 Gbps. Ha un DSP molto avanzato per l’AI ed ha anche il supporto a Snapdragon Sound con codec aptX. Il primo smartphone alimentato con questo chip è stato OPPO Reno8 Pro.

Punteggio sui benchmark: oltre 600.000 punti

Migliori processori smartphone top di gamma

Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 e 8+ Gen 1

qualcomm snapdragon 8 gen 1

Con Snapdragon 8 Gen 1 non cambia radicalmente solo lo schema dei nomi dei processori Qualcomm, ma anche le prestazioni. Il nuovo processore, costruito a 4 nm e con consumi estremamente ridotti, si fregia della presenza di un nuovo ISP denominato Snapdragon Sight che può processare 3,2 Gigapixel al secondo e funzionare a 18 bit per migliorare notevolmente la qualità fotografica.

C’è inoltre un nuovo motore AI che quadruplica le prestazioni con l’intelligenza artificiale riducendo i consumi del 70% rispetto alla precedente generazione. Snapdragon 8 Gen 1 ha un’architettura octa-core formata da una CPU Cortex-X2 che gira a 3 GHz, 3 Cortex-A710 da 2,5 GHz e 4 Cortex-A510 da 1,8 GHz, per delle performance che aumentano del 20% rispetto a Snapdragon 888.

La nuova GPU Adreno invece migliora le prestazioni grafiche del 30% riducendo i consumi del 25%. Ci sono tante nuove tecnologie per ottimizzare il gaming e anche il nuovo modem 5G Snapdragon X65 che arriva fino a 10 Gbps di velocità in downlink. Il processore supporta la tecnologia Bluetooth LE Audio e supera il milione di punti su AnTuTu, risultando il più performante della sua generazione. E’ un processore smartphone che è stato creato per i più potenti top di gamma del 2022.

A 2022 inoltrato è stata rilasciata una versione Plus di questo processore: Snapdragon 8+ Gen 1 vanta una CPU del 10% più potente e del 30% più efficiente, con una frequenza massima di 3,2 GHz e un’efficienza energetica complessiva migliorata del 15%.

Punteggio sui benchmark: da oltre 1.030.000 punti

MediaTek Dimensity 8100

mediatek dimensity 8000 e 8100

Con Dimensity 8100 e il fratello maggiore Dimensity 8100-Max che differisce solo per le prestazioni AI, MediaTek continua la sua strada nel segmento dei processori smartphone di fascia top di gamma. E non solo, perchè il Dimensity 8100 è anche un efficientissimo processore a 5 nm dai bassi consumi. Per di più, ha una potenza inaudita. Con questo e altri SoC l’azienda ha riguadagnato la reputazione persa negli ultimi anni, per via di chipset poco validi lanciati in passato.

Abbiamo visto Dimensity 8100 a 5 nm in azione sul primo dispositivo in Italia, si tratta di Realme GT Neo 3, e ha dimostrato di avere ottime performance (comparabili a Snapdragon 888 stando ai benchmark). Le specifiche di Dimensity 8100 sulla carta sono veramente entusiasmanti e lo collocano a metà strada tra Snapdragon 870 e 888. MediaTek Dimensity 8100 è un chipset octa-core formato da quattro CPU Cortex-A78 a 2,85 GHz e quattro CPU ARM Cortex-A55 a 2 GHz, con anche una GPU Mali G610 MC6.

Vanta inoltre un modem 5G integrato che supporta non solo le frequenze sotto i 6 GHz, ma anche la tecnologia mmWave. Si tratta anche di un chip ottimo per il gaming grazie alla tecnologia HyperEngine.

Punteggio sui benchmark: oltre 820.000 punti

Samsung Exynos 2200

samsung exynos 2200

Exynos 2200 è il processore dei Samsung Galaxy S22 ed è il primo tra i processori smartphone ad includere una GPU AMD. La sua GPU è infatti basata sull’architettura AMD RDNA 2 e la differenza nel gaming si vede tantissimo, anche se non siamo ai livelli di Snapdragon 8 Gen 1. Il chip grafico si chiama Xclipse 920 e supporta tecnologie avanzate come ray tracing e variable rate shading.

Exynos 2200 è realizzato con processo produttivo a 4 nm ed include una CPU a tre cluster che contiene un core Cortex-X2, tre core Cortex-A710 e quattro core Cortex-A510. Inclusa anche una nuova NPU dual core che raddoppia le prestazioni rispetto alla precedente generazione. L’architettura dell’ISP è stata riprogettata per supportare fotocamere fino a 200 Megapixel.

Abbiamo anche il supporto a HDR10+ e refresh rate fino a 144 Hz. Il modem 5G è molto avanzato e supporta sia le frequenze sotto i 6 GHz che mmWave, con velocità di trasferimento dei dati fino a 10 Gbps utilizzando 4G LTE e 5G NR. L’iSE integrato si occupa di archiviare chiavi crittografiche private e svolge la funzione di RoT (Root of Trust).

Punteggio sui benchmark: circa 900.000 punti

Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2

snapdragon 8 gen 2

Lo Snapdragon 8 Gen 2 è la nave ammiraglia di Qualcomm per il 2023 ed è installato a bordo di alcuni dei dispositivi più importanti dell’anno, tra cui la serie Galaxy S23 di Samsung. Il processore è costruito con un efficientissimo processo produttivo a 4 nm ed ha un’architettura octa-core formata da 4 cluster differenti.

Ci sono un core Cortex X3 con frequenza massima di 3,36 GHz, due Cortex A715 da 2,8 GHz, due Cortex A710 da 2,8 GHz, e tre Cortex A510 a basso consumo da 2 GHz. Un setup pazzesco in grado di fornire performance ai vertici del settore. Ed anche a livello di gaming è eccelso grazie alla GPU Adreno 740. Ha un modem 5G Snapdragon X70 con velocità di picco in download che può arrivare a 10 Gbps e supporta tutte le tecnologie più avanzati arrivate fino ad inizio 2023.

Supporta anche il sistema FastConnect 7800 che è tra i primi con Wi-Fi 7, ed ha un nuovo sistema AI Qualcomm Hexagon che migliora l’elaborazione del linguaggio e le funzionalità AI avanzate per le foto. Vanta anche un nuovo ISP definito il primo sistema cognitivo per migliorare le immagini. E infine supporta la tecnologia Snapdragon Sound che introduce l’audio spaziale.

Punteggio sui benchmark: oltre 1.300.000 punti

MediaTek Dimensity 9000 e 9000+

mediatek dimensity 9000

Con il Dimensity 9000, MediaTek si pone a pari merito con lo Snapdragon 8 Gen 1 dando il via ad un vero scontro fra titani per la conquista del segmento degli smartphone Android top di gamma. Dimensity 9000 è il primo processore per smartphone costruito con processo produttivo a 4 nm, il primo con CPU Cortex-X2 dalla frequenza di 3,05 GHz e anche il primo con supporto al Bluetooth 5.3.

Questo SoC octa-core formato da Cortex-X2, Cortex-A710 a 2,85 GHz e Cortex-A510 a 1,8 GHz include una GPU Mali-G710 con 10 core e supporta l’SDK per il ray tracing che avvicina la grafica a quella dei giochi per PC. Supporta il Wi-FI 6E 2×2 e la tecnologia Bluetooth Audio LE con Dual-Link True Wireless Stereo Audio.

Ha un ISP che può registrare video in 4K HDR da 3 fotocamere contemporaneamente ed elabora 270 frame al secondo per riprodurre video 4K HDR a 18 bit. Il modem 5G ha velocità che arrivano fino a 7 Gbps e le sue prestazioni AI sono quadruplicate. Come lo Snapdragon 8 Gen 1, grazie alle sue strabilianti specifiche riesce a superare il milione di punti su AnTuTu.

La versione Plus di questo processore per smartphone rilasciata a giugno del 2022 è ancora più potente. Dimensity 9000+ migliora infatti le prestazioni della CPU del 5% offrendo allo stesso tempo un boost delle prestazioni grafiche del 10%. Sono stati migliorati anche l’ISP e il modem 5G. La frequenza massima del processore è di 3,2 GHz, l’ISP è un Imagiq 790 in grado di registrare video HDR a 18 bit da 3 fotocamere contemporaneamente con possibilità di processare 9 gigapixel al secondo e il modem 5G ha una velocità fino a 7 Gbps.

Punteggio sui benchmark: da oltre 1.000.000 punti

Samsung Exynos 2100

samsung exynos 2100

Exynos 2100 è il processore per smartphone che Samsung ha lanciato per la serie Galaxy S21. Si tratta di un modello con modem 5G integrato che grazie a questa soluzione e al processo produttivo a 5 nm riesce a garantire un consumo energetico fino al 20% inferiore rispetto alla precedente generazione.

Le prestazioni aumentano invece del 10% rispetto all’Exynos 990. Formato da otto core, questo chip si compone di 3 Cortex-A78 e 4 Cortex-A55, accompagnati da un Cortex-X1 con frequenza di 2,9 GHz. Nelle performance multi-core si riscontra un aumento di prestazioni del 30%, mentre le prestazioni grafiche migliorano del 40% grazie alla GPU Mali-G78 con supporto alle API Vulkan e OpenCL.

Salto di qualità anche per l’AI grazie a una NPU a 3 core. Exynos 2100 esegue fino a 26.000 miliardi di operazioni al secondo consumando la metà ed ha un ISP che supporta fotocamere fino a 200 MP e fino a 6 sensori insieme. Il supporto 5G è presente sia sotto i 6 GHz che con mmWave.

Punteggio sui benchmark: quasi 660.000 punti

Apple A16 Bionic

apple a16 bionic

Apple A16 Bionic è tra i processori smartphone di Apple il più potente lanciato per smartphone fino alla fine del 2022 ed alimenta la serie iPhone 14 (ma solo le varianti Pro). E’ stato realizzato da TSMC con un processo produttivo a 4 nm ed incluse 16 miliardi di transistor. La CPU è di tipo hexa-core e include 2 core ad alte prestazioni e 4 core a basso consumo, con una GPU a 5 core proprietaria e una NPU da 16 core sempre proprietaria che si occupa degli algoritmi di machine learning e della gestione di Face ID, Animoji, Memoji e realtà aumentata.

Nonostante non ci sia una differenza marcata rispetto ad Apple A15, i dispositivi dotati di questo processore sono in grado di arrivare al massimo delle prestazioni immaginabili nel 2022 grazie alla grande ottimizzazione degli ultimi sistemi operativi di Apple. Si tratta inoltre di un processore smartphone con supporto al 5G e gli smartphone della serie iPhone 14 sono i primi melafonini al mondo che supportano le reti di quinta generazione.

Il modem è di Qualcomm e supporta anche le mmWave. Quantificando i power core usano il 30% in meno di energia rispetto alla precedente generazione e la GPU aumenta la larghezza di banda della memoria del 50%.

Punteggi sui benchmark: quasi 980.000 punti

Qualcomm Snapdragon 888 e 888+

snapdragon 888 fotocamera

Il processore top di gamma di casa Qualcomm del 2021 è Snapdragon 888 e nella sua generazione è praticamente ineguagliabile. È il top che potete trovare sul mondo Android e naturalmente è costruito con processo produttivo a 5 nm, il più avanzato mai utilizzato fino al suo lancio.

Il SoC octa-core affianca una potentissima CPU Cortex-X1 a oltre 3 GHz di potenza a 3 Cortex-A78 da 2,4 GHz e altri 4 Cortex-A55. Grazie a questa configurazione Qualcomm riesce ad assicurare fino al 25% di prestazioni in più e il supporto ai giochi fino a 144 fps. Ha una GPU Adreno 660 anch’essa ai vertici del settore e un modem Snapdragon X60 incredibilmente veloce, con tanto di modulo FastConnect 6900 inclusivo della connettività WiFi 6E.

Anche dal punto di vista della fotografia le prestazioni hanno compiuto un grande passo in avanti, con un ISP Spectra che elabora fino a 2,7 GigaPixel di foto e video al secondo. Un processore davvero senza limiti che può far girare qualsiasi cosa senza la minima esitazione. Ma gli smartphone che lo hanno a bordo non sono affatto economici e questo è forse il suo unico punto a sfavore.

Nella seconda metà del 2021 Qualcomm ha rilasciato Snapdragon 888+, un upgrade dell’888 con frequenza della CPU fino a 3 GHz che si traduce in un aumento delle prestazioni fino al 5,2%. Il chip ha anche un motore AI migliorato con prestazioni del 20% più alte e un processore AI Hexagon 780 che arriva a 32 TOPS.

Punteggio sui benchmark: circa 740.000 punti e oltre 850.000 punti

Apple A15 Bionic

apple a15 bionic

Forte della grande ottimizzazione software di iOS, Apple A15 Bionic è tra i processori smartphone quello che riesce a ottenere le performance più stabili ed è perfetto per un uso professionale. Alimenta gli iPhone top di gamma di Apple ed è costruito con un processo produttivo a 5 nm da TSMC. E’ il secondo processore per iPhone con supporto alle reti 5G ed ha una potenza inaudita.

Ciononostante è molto efficiente e fa durare la batteria tantissimo anche quando lavora ad alte prestazioni. E’ realizzato con una architettura esa-core formata da 2 CPU Avalanche con frequenza da 3,22 GHz e 4 Blizzard a basso consumo. Ha una GPU a 5 core e una NPU a 16 core sempre targate Apple ed efficientissime. Rispetto alla precedente generazione troviamo delle prestazioni della CPU fino al 50% maggiori con consumi più bassi. Ma attenzione, a differenza di iPhone 13 Pro e Pro Max, su iPhone 13 e 13 mini il processore è stato limitato nella sua GPU per offrire un aumento massimo di prestazioni del 30%.

Il chip basato su ARM raggiunge punteggi sui benchmark impressionanti, arrivando quasi ad eguagliare lo Snapdragon 888+ che sulla carta appare molto più potente, e lo supera se uniamo la sua potenza all’ottimizzazione di iOS. Gli iPhone non hanno mai deluso a livello prestazionale e grazie a processori smartphone come questo fanno un ulteriore salto di qualità verso la supremazia in termini di prestazioni. Promosso a pieni voti, ma è anche merito di iOS.

Punteggio sui benchmark: circa 815.000 punti

Classifica processori smartphone riepilogativa

La seguente è la top 10 dei migliori processori smartphone in assoluto per potenza prestazionale. La classifica non tiene conto dei prezzi ma solamente delle prestazioni e dei benchmark, quindi si basa esclusivamente sulla potenza dei SoC. Alcuni di essi potrebbero non essere più in commercio e si potrebbero trovare solo se si acquistano smartphone usati, ma li abbiamo citati ugualmente perchè restano fra i più potenti.

  1. Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2
  2. Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1
  3. MediaTek Dimensity 9000+
  4. Apple A16 Bionic
  5. Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1
  6. MediaTek Dimensity 9000
  7. Samsung Exynos 2200
  8. Qualcomm Snapdragon 888+
  9. Apple A15 Bionic
  10. Qualcomm Snapdragon 888

Vi lasciamo anche una classifica stilata da AnTuTu a metà del 2020, all’interno della quale la distanza tra ogni processore indica visivamente il gap prestazionale tra l’uno e l’altro.

classifica processori android antutu

Altro

Se dopo aver conosciuto i migliori processori smartphone avete intenzione di acquistare un dispositivo ad alte prestazioni contenente uno dei SoC sopra citati, ci sono alcune guide all’acquisto che potrebbero tornarvi molto utili, oltre a quella sul miglior smartphone che vi abbiamo linkato nel paragrafo relativo allo Snapdragon 845.

Una è quella dei migliori smartphone da gaming. perchè per giocare al meglio è necessario l’hardware migliore di tutti. Un’altra è quella dei migliori smartphone con 6 GB di RAM, e ne abbiamo redatta anche una con i migliori smartphone con Android stock, aggiornati e senza personalizzazioni che appesantiscono il sistema e le performance. Se invece avete un dispositivo lento di cui volete migliorare le prestazioni, al seguente collegamento potete scoprire come pulire Android, con e senza app, da file inutili e virus.

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