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Gli smartwatch di Apple e Samsung misureranno la glicemia

di Patrizia Maimone

Monitorare costantemente il proprio stato di salute indossando uno smartwatch non è una novità! Quasi tutti gli indossabili di questo tipo, infatti, integrano diverse tipologie di sensori come quello per il rilevamento del battito cardiaco e, in alcuni modelli, quello per la misurazione della saturazione dell’ossigeno nel sangue.

Chi ha a che fare con il diabete e con le frequenti punturine sul dito sarà felice di sapere che due dei maggiori produttori di smartwatch, Apple e Samsung, potrebbero integrare nei loro prossimi device un sensore per il monitoraggio della glicemia. Nulla di confermato ma una novità interessante che sta facendo sognare molti. Vediamo tutti i dettagli noti fino a questo momento.

Smartwatch con sensore per la glicemia, le indiscrezioni

Le ultime indiscrezioni nel settore degli smartwatch parlano in maniera molto chiara di una novità di rilievo per i prossimi device Apple e Samsung. Pare, infatti, che l’Apple Watch 7 e il Galaxy Watch 4 verranno dotati di un sensore per il rilevamento del glucosio nel sangue. Ricordiamo, comunque, che non è la prima volta che le due aziende si lasciano andare a quest’idea. In casa Apple se ne parla da 3 anni anche se non è mai stata integrata.

Se per Apple non ci sono conferme (seppur anche ufficiose) non può dirsi lo stesso per Samsung. Nonostante l’azienda sudcoreana non abbia confermato nulla, diverse testate sudcoreane danno per certo la presenza di questo sensore di glicemia sui prossimi smartwatch di Samsung. Dovrebbe trattarsi, quindi, del Galaxy Watch 4 e del Galaxy Watch Active 3.

Qualche dettaglio in più

Se da un lato si presume che la volontà di integrare un sensore per la misurazione dei livelli di glucosio si tramuterà probabilmente in una decisione, da un altro non è chiaro come questo sensore “comunicherà” con gli utenti. Pare ipotizzabile che darà semplicemente dei suggerimenti andando ad “avvertire” nel momento in cui vengono rilevate delle variazioni significative. Questo è quello che accade con il monitoraggio del battito cardiaco.

Le indicazioni fornite dagli smartwatch andranno semplicemente interpretate per comprendere se siamo dinnanzi a possibili episodi di ipo o iper glicemia. Una funzionalità che, quindi, risulterà, se confermata, molto utile. Dati i costi che si celano dietro una scelta di questo tipo, non si esclude che gli indossabili che integreranno sensori di questo tipo avranno un prezzo più alto rispetto a quanto siamo attualmente abituati.

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